La Banca Popolare di Bari, attualmente guidata da Marco Jacobini, con un prezzo di vendita del 30% del valore lordo, cede a investitori istituzionali le tranche mezzanine e junior della cartolarizzazione da 480 milioni di euro di crediti deteriorati. Si appresta, così, a varare, entro l’anno, una nuova operazione da 300 milioni di euro sugli Npl che le consentirà di avere conti perfettamente in linea con il piano industriale. Per l’istituto pugliese si tratta di un valore superiore al 18-20% delle transazioni degli ultimi anni grazie alla Gacs, la Garanzia di Stato varata dal governo nei mesi scorsi. Si produce, infatti, una efficienza economica di oltre il 10% del valore lordo dei crediti ceduti. Questa cessione, si legge in una nota, abbassa il rendimento per l’acquirente dal 20 all’8%, con evidenti benefici per la banca cedente. La speranza dei regolatori e del governo, oltre che degli organismi internazionali, è quella che in questo modo si possa sbloccare il mercato delle cartolarizzazioni in Italia, consentendo di liberare i bilanci delle banche dagli oltre 80 miliardi di sofferenze nette con un meccanismo più trasparente. Fino ad ora, proprio i bassi valori offerti dal mercato e la necessità di coperture hanno frenato, di fatto, la cessione da parte degli istituti di credito con effetti negativi sulla capacità di erogazione. L’intera operazione, frutto di un complesso e articolato lavoro portato avanti da una piccola banca popolare del sud Italia, ma che ha una filiale anche a Padova, permetterà, all’istituto di Bari, oltre che di presentare conti in linea con il piano industriale, di confermare e migliorare i positivi risultati della semestrale.