Adesso tocca a lui. Elia Viviani sarà in pista domani, nell’omnium. Ci va da campione in crica,con l’oro di Rio che brilla ancora. “Manon sono io il favorito…”, sospira, quasi a togliersi di dosso la pressione.
Tocca a lui e Dio solo sa quanto ha pensato a questo momento. “Ci arrivo bene, come voglio io” ammette. “Sarà che quando ho un obiettivo chiaro riesco sempre a concentrarmi su quello, ma mi sento ok…”.
Non è statauna grande stagione, almeno su strada. Lui stesso sa che poteva e forse doveva ottenere di più, ma adessono non è il momento di stare a pensare. Adesso è il momento di pedalare, “…anche perchè le Olimpiadi sono una gara strana, in cui tutti partono con una marcia in più e dove tutto si azzera”:
Anche i valori, anche i favori del pronostico. “Io so che a Rio era favorito Gaviria, che poi arrivò quarto. Oggi il favorito è Thomas, che negli ultimi due anni è stato nettamente il più forte.Però, in gara siamo in diciotto e ognuno di noi, a mio parere, può centrare il risultato”.
Obiettivo? “Una medaglia” aveva detto alla vigilia dei Giochi. “Io penso a fare la mia gara. Sarà un contesto complicato, proprio per il grande equilibrio che vedo. Mi aspetto una gara molto tattica, molto controllata, dove sarà importante anche sfruttare ogni sfumatura”.
Di sicuro gli ha fatto bene stare in cameracon gli “eroi” del quartetto dell’inseguimento, Ganna, Consonni e Lamon. “La loro impresa mi dà una bella carica. Sono stati fantastici, ma io sapevo che erano in grado di fare un risultato così”.Ora tocca a lui, il capitano, il portabandiera. Vai Elia, pedala più forte che puoi…