C’è un’ansia “amica” e una “nemica” – di Sara Rosa Quando supera un certo livello diventa patologica e può diventare per noi un pericolo reale

Il termine ansia deriva dal latino angĕre e significa stringere. E’ uno stato emotivo di comune riscontro nella popolazione generale. Ogni persona infatti, nel corso della propria vita, la sperimenta e non potrebbe essere altrimenti. L’ansia fisiologica è uno stato di tensione psicofisica che implica un’attivazione generalizzata di tutte le risorse dell’individuo, consentendo così l’attuazione di agiti funzionali all’adattamento. Essa è diretta contro uno stimolo reale e conosciuto. Da tale prospettiva possiamo annoverare che l’ansia svolge una funzione simile all’emozione della paura, ci sprona cioè a reagire davanti a uno stimolo. Si tratta di un’emozione messa a punto dall’organismo come meccanismo di allarme per evitare dei pericoli che ci minacciano. Nel tempo, il concetto di pericolo si è modificato così tanto che le minacce di vita di un tempo, come la fuga da animali feroci per la sopravvivenza sembrano solo temi da sussidiario. Le ansie moderne ruotano intorno all’organizzazione del tempo, alla gestione di famiglia e lavoro… Lievi livelli di ansia ci permettono quindi di occuparci di quello che riteniamo importante. L’ansia si tramuta invece in una nemica quando diviene patologica, manifestandosi in assenza di un pericolo reale, diventando pervasiva, costante e ingestibile. Disturbando di fatto il funzionamento psichico, determinando una limitazione delle capacità di adattamento e dando luogo a una sofferenza. L’ansia patologica è caratterizzata da sintomi generali, psicologici e legati all’attivazione del sistema nervoso autonomo, cioè quello che non è sotto il controllo della volontà della persona (simpatico e parasimpatico) e che vengono chiamati disturbi neurovegetativi. L’ansia patologica pone sotto sforzo corpo e mente, senza offrire un contributo risolutivo al problema, ma incrementandolo. Tale disagio può determinare comportamenti di difesa che limitano le scelte di vita e minano la stessa esistenza. La persona, nel tentativo di alleviare la sua angoscia, può ricorrere all’evitamento di situazioni ritenute potenzialmente pericolose o mettere in atto comportamenti volti al controllo come i rituali. I disturbi d’ansia sono frequenti nella popolazione e se non trattati, possono portare a un deterioramento della qualità della vita e una riduzione del funzionamento. L’ansia patologica, oltre che come un disturbo indipendente, può ritrovarsi anche in diverse patologie psichiatriche come la schizofrenia, la depressione, la mania, i disturbi di personalità e dell’adattamento.

*psicologa e psicoterapeuta