Pratico, essenziale, senza squilli di tromba. Se cercate titoli sensazionali accomodatevi altrove. Marco Baroni non fa proclami, non ama superlativi di nessun genere. E anche nel presentare la sfida che attende il Verona al Franchi di Firenze è disarmante per lucidità di analisi e compostezza nella valutazione del match. “A Firenze sarà una bella partita – confessa l’allenatore gialloblù – ma anche la più complicata delle ultime giocate. Affrontiamo una squadra con un allenatore molto bravo ed un sistema di gioco collaudato. Dobbiamo essere bravi a giocare una gara coraggiosa per non subire la Fiorentina. Sarà necessaria una gara di grande spessore. Sappiamo che non sarà facile ma vogliamo far punti dando seguito alle nostre ultime prestazioni”. Baroni è, infatti, convinto di aver superato il momento critico e nei tre pareggi consecutivi contro Lecce, Udinese e Lazio vede realizzata quell’idea di calcio e di squadra che andava cercando da inizio stagione. “Ho sempre creduto nella squadra e nel lavoro – ammette – chiaro che poi i risultati ti danno una convinzione migliore. A Firenze troveremo un campo ed un avversario difficile, ma la squadra è pronta. Siamo maggiormente consapevoli dei nostri mezzi, quindi possiamo dire che abbiamo fatto un passo avanti, sicuramente e sotto tutti i profili”. Restano tuttavia tanti interrogativi aperti attorno a questo Verona, sia tattici che di interpreti. Il primo, quello più attuale, è trovare un sostituto allo slovacco Duda che a Firenze non ci sarà perché squalificato. “Duda è un giocatore importante – continua Baroni – per caratteristiche è insostituibile ma chi andrà in campo al suo posto, darà un contributo importante. Non solo ma aggiungo che tutti devono essere pronti a fare una prestazione di grandissimo livello, anche subentrando”. E allora ecco che saltano fuori quei nomi “caldi”, giocatori che i tifosi reclamano a gran voce ma che Baroni ha messo in naftalina. “Doig? Il ragazzo sta lavorando molto bene. Da quarto ha giocato poco, si sta applicando tanto e lo ritengo un titolare. Non ho dubbi che lui possa andare in campo e fare bene. Lo scozzese rappresenta un patrimonio importante della nostra società. Saponara? Riccardo per noi è una risorsa con grandi qualità. In campo servono però equilibri, ma vi assicuro che noi siamo convinti di quello che ci può dare. Contro la Lazio, senza l’espulsione di Duda, l’avrei messo in campo”. Chi a Firenze non ci sarà è Faraoni. “Sono tutti a disposizione, a parte Faraoni – svela Baroni – Dovremo prestare un po’ di attenzione invece per Dawidowicz, dobbiamo gestirlo nel minutaggio. Hien e Magnani sono ok, mentre Faraoni credo che rientrerà la prossima settimana”. Ultima analisi riservata ancora alla Viola. “La rosa della Fiorentina è giovane ed ampia. Il fatto di aver giocato in Coppa per noi non rappresenta un vantaggio. Serviranno corsa e distanze giuste in campo. Quest’anno sono tutti un po più organizzati, il campionato è livellato verso l’alto e questo potrebbe alzare la quota salvezza”.
Mauro Baroncini