Per Michele Cossato la sfida tra Verona e Venezia è tutt’altro che una partita come le altre. Con il gol realizzato nel finale dei play out contro la Reggina, che valse la permanenza in serie A per la squadra gialloblù, si è conquistato di diritto un posto negli immortali della storia dell’Hellas mentre con la casacca arancioneroverde, in coppia con Stefan Schwoch, a suon di gol ha trascinato la formazione lagunare alla promozione in serie A. «Quella partita con la Reggina, di fatto non è mai finita – ricorda – ancora oggi i tifosi la ricordano, nonostante siano già passati oltre vent’anni. La gente mi ferma ancora per strada e mi riconosce come SuperMike, chiedendomi di quel giorno. Sono molto felice di aver scritto una pagina di storia dell’Hellas. Senza dubbio quel gol rappresenta la rete più importante della mia carriera».
Cresciuto con il Chievo , venne ceduto al Venezia dove conquistò la serie A.. «In Laguna ho vissuto un anno spettacolare – confessa – dove con 11 gol ho raggiunto il mio record di gol segnati in una sola stagione mentre Schwoch ne fece 17. A Venezia trovai un gruppo meraviglioso e due direttori sportivi di grande valore come Beppe Marotta e il povero Gianni Di Marzio, recentemente scomparso. Mi sarebbe piaciuto rimanere anche in A ma, viste le richieste, la società decise di cedermi all’Atalanta incassando cinque miliardi di lire, una cifra considerevole per quegli anni».
Domenica le due squadre si ritroveranno l’una di fronte all’altra. «Il Verona in questo campionato – commenta l’Eroe di Reggio – sta facendo molto bene. I suoi numeri sono sotto gli occhi di tutti. A volte i tifosi si lamentano per qualche punto perso, come sabato scorso contro la Roma, ma i gialloblù quest’anno hanno dimostrato di saper affrontare a viso aperto qualunque avversario. A volte possono arrivare i tre punti, altre no, ma questo fa parte del calcio. Il Venezia non è comunque da meno – precisa – con una squadra formata da tanti giocatori alla prima esperienza in A si sta ben comportando. Mi piace come gioca, il Verona farà bene a non sottovalutarlo. Sarà sicuramente una bella partita».
Arrivando in gialloblù Cossato ha coronato un suo desiderio, vivendo una specie di “derby in famiglia” con il fratello Federico, rimasto, invece, sempre con la maglia del Chievo. «Sono veronese e tifoso dell’Hellas – chiosa – quindi vestendo la maglia del Verona ho sicuramente coronato un piccolo sogno. Quando sono arrivato, dopo aver giocato con il Chievo e aver anche segnato un gol in un derby, i tifosi mi accolsero con un po’ di distacco ma vedendo il mio attaccamento alla maglia. mi hanno sempre voluto bene. Con Federico di fatto non c’è mai stato alcun derby. Era tutto normale. Anzi, tra di noi parlavamo di calcio il meno possibile».
Enrico Brigi