Via ufficiale al Ricettario 2.0, un progetto promosso dalla Regione Veneto in collaborazione con Ristocloud, una piattaforma online che ha come scopo quello di migliorare la ristorazione collettiva, sociale e scolastica, e monitorare le eccedenze alimentari tramite geolocalizzazione. Tutto questo è stato presentato al convegno “Ricettario 2.0” tenutosi a Villa Quaranta. Scopo dell’iniziativa, promuovere una corretta alimentazione tramite un ricettario appunto, creato da esperti e da presentare a scuole di ogni grado, centri di cura e case di riposo, ma non solo. Perchè un ricettario della Regione Veneto? Ad esporre il progetto, oltre a Saverio Chilese, referente del Progetto “Ristorazione Collettiva Sociale PRP Regione Veneto”, anche Norma De Paoli, Monica Cibin, e Stefania Tessari. “Il Ricettario 2.0 non è solo un insieme di ricette utili che scuole di ogni grado e centri di cura possono usare. E’ anche quello. Ma il vero scopo è il condividere un metodo comune. Un metodo alimentare sano, corretto, bilanciato, che tenga conto della stagionalità degli ingredienti e degli allergeni presenti in ogni piatto”. Con queste parole, Norma de Paoli, coinvolta personalmente nella creazione del Ricettario 2.0 ha spiegato come sia facile, oltre che utile, poter consultare gratuitamente online una così vasta gamma di ricette (oltre 400) con grammature, provenienza delle materie prime del piatto e allergeni, pensati per le principali 3 fasce d’età (infantile, adulta, anziana). Menù bilanciati che non solo facilitano e velocizzano la costruzione di tabelle dietetiche nelle mense di scuole e centri di cura, ma personalizzabili secondo qualsiasi tipo di esigenza e, soprattutto, visualizzabili comodamente dal pc di casa da genitori e parenti, che potranno sapere in tempo reale cosa mangeranno oggi i loro figli o parenti ricoverati. Ma il Ricettario 2.0 non è stato l’unico tema trattato. Argomento portante del convegno è stato anche il problema dell’eccedenza alimentare. A sensibilizzare sul tema, l’onorevole Maria Chiara Gadda, membro della Commissione della Camera dei deputati e Firmataria della legge n°166/2016 denominata “antisprechi”. “Vorrei fosse chiaro che non si parla mai di spreco. La legge 166 non è stata fatta per svuotare i magazzini stracolmi di cibo. L’eccedenza si crea ogni giorno con prodotti che per i più svariati motivi sono rimasti lì. E’ il concetto di economia circolare che deve emergere. Non quello di rifiuto. Le eccedenze alimentari di mense e supermercati sono prima di tutto un bene, che va recuperato e redistribuito. Così come i farmaci e altri beni primari”. Tra i relatori, anche lo chef Roberto Carcangiu, presidente Associazione Professionale Cuochi italiani, e Marco Luccini, segretario generale del Banco Alimentare. E a proposito di ridistribuzione, è stato sottolineato come un portale online nato ormai da diversi anni, sia stato riconosciuto dalla Regione Veneto come 1° portale per il monitoraggio delle eccedenze alimentari nel settore della ristorazione collettiva. Tramite geolocalizzazione, ogni struttura (mensa, casa di riposo o centro di cura) può attivare un’ “allerta”, dove avvisa la piattaforma, oltre che tutti gli utenti registrati sulla stessa, che in quel preciso momento nella loro sede sono presenti eccedenze alimentari che possono e devono essere recuperate e redistribuite a chi ne ha più bisogno. Grazie a Ristocloud e al “Progetto Reduce” si sta diffondendo il concetto di “Zero waste”, ovvero lo zero spreco. Vanessa Righetti