Allora, da dove cominciamo? Facciamo un passo indietro. Cominciamo (già dovremmo averlo fatto) a recuperare umiltà, senso di appartenenza, serenità di giudizio, sensibilità. Oh, attenti, parliamo di politica, che anche in questi giorni non perde occasione per mostrare lati quantomeno discutibili. “Oggi è il momento di remare tutti assieme”, l’ha detto papa Francesco, che viaggia al di sopra di tutto e di tutti. Ascoltiamolo. Non serve, ad esempio, che Renzi ogni tanto tenti una fuga in avanti. O che Salvini/Meloni/Tajani si predentino tutti i giorni a dire le stesse identiche cose. Lasciamo perdere, per favore, i facili (sterili?) proclami, oggi non interessano a nessuno. Ma davvero, Renzi&Salvini pensate che se la governo ci fosse un altro al posto di Conte, il virus avrebbe già fatto retromarcia? Strano, non ricordino che c’è stato un tempo in cui l’Italia l’avevano in mano loro (prima l’uno e poi l’altro) e non serve ricordare com’è andata a finire. Oggi serve un aiuto, vero, sincero, disinteressato, fuori da ogni logica che non sia quella della solidarietà. Se non ce la fate, pazienza. Astenersi perditempo.