Aeroporto Catullo-Stazione di Porta Nuova, argomento sempre “caldo”. Nei giorni scorsi il consigliere regionale Bozza ha presentato una mozione.
Dice Bozza: “Come sottolinea correttamente l’Assessore regionale De Berti, a oggi un reale progetto non c’è perché Ferrovie, quindi lo Stato, non lo ha mai concepito. Per anni i Governi del centrosinistra non hanno certamente guardato a Verona; ora però con il Governo Draghi possono esserci condizioni diverse e pertanto trovo doveroso che in Regione si faccia squadra a livello istituzionale, per poi interfacciarsi con Ferrovie con maggiore forza”. Con lo stesso spirito Bozza, che è anche Consigliere comunale, è favorevole alla delibera di cui si discute stasera in Consiglio. : “Che però non va spacciata, come fanno gli esponenti più vicini a Sboarina, forse per motivi prosaicamente elettorali, per un progetto di collegamento ferroviario, quella delibera sostanzialmente è una richiesta che si fa a Ferrovie, una semplice moral suasion”.
Certo, dice Bozza, “in particolare per quel che riguarda l’aeroporto Catullo, servirebbe coerenza da parte di tutti per ottenere poi risultati tangibili, da parte nostra (e qui parlo anche come Consigliere comunale) c’è sempre stata, da altri un po’ meno…”.
Bozza allude al Sindaco Sboarina, che come Comune è socio pubblico di riferimento dello scalo e “che dopo quattro anni di attacchi sguaiati e guerre fredde si è finalmente accorto della bontà dell’azionista di maggioranza Save nel rilancio finanziario del Catullo, che – prima che subentrasse la società di Marchi – era a un passo dal fallimento. Quell’operazione è stato un merito politico che da amministratore ho condiviso sia nell’Amministrazione provinciale Miozzi che in quella comunale di Tosi”.
Conclude il Consigliere regionale: “Come ha ricordato il Presidente di Confindustria Boscaini, Verona ha grandi potenzialità di crescita, ma serve la responsabilità e l’impegno concreto di tutti. Ci sono le risorse del PNRR che possono essere utilizzate solo a fronte di progetti concreti, per i quali occorre una comune visione strategica da attuare poi con competenza e serietà“.
Sul tema, ecco l’intervento di Michele Bertucco, Verona e Sinistra in Comune. “Il Senatore Pd Vincenzo D’Arienzo dal suo punto di osservazione in Commissione parlamentare Trasporti, conferma quanto avevamo osservato pochissimo tempo fa in merito alla inconsistenza delle iniziative da parte del Comune di Verona e della Regione Veneto per concretizzare il progetto del collegamento ferroviario tra l’Aeroporto Catullo e la Stazione di Verona Porta Nuova: da parte della Regione Veneto non c’è alcuna richiesta al Governo, e nessuna priorità accordata all’opera. Con il risultato che abbiamo perso anche il treno dell’ultima tranche di finanziamenti alle tratte ferroviarie ammontante a ben 870 milioni di euro.
Questo significa che la proposta di delibera che il Comune di Verona, congiuntamente a Villafranca e Sommacampagna si appresta a portare in Consiglio comunale si rivelerà un mero esercizio di stile, l’ennesimo documento utile solo a lavarsi la coscienza.
La Regione ha inserito il collegamento veronese nel progetto definitivo ma non ha mai provveduto a finanziarlo, a differenza del nuovo collegamento con l’aeroporto di Venezia per il quale sono già disponibili 425 milioni di euro rispetto ai 475 necessari (dati Rapporto Pendolaria 2021).
Nel Veneto di Zaia ci sono chiaramente figli e figliastri, e Verona risulta da sempre penalizzata. In trasporto ferroviario regionale il Veneto spende appena lo 0,13% del bilancio regionale, contro lo 0,4 di Emilia e Friuli e l’1,78% della Lombardia. Altro che transizione ecologica, qui resteremo per sempre inchiodati all’auto e allo smog”.