Leggere il botta e risposta tra il presidente di Save, Enrico Marchi e il numero uno di Cariverona Alessandro Mazzucco, fa un po’ sorridere. Oggetto del contendere è il futuro e lo stato di salute del Catullo. Per mettere tutti a tacere basterebbe elencare i nomi dei componenti dei vari consigli di amministrazione che pochi anni fa hanno creato e di fatto distrutto, l’aeroscalo veronese. Accumulando decine di milioni di perdite. Portandolo praticamente al fallimento. In quei CDA ci è passato il Gotha della Verona che conta. Inclusi amici parenti e potenti. Il presidente di Cariverona ha le sue ragioni perchè forse la città dovrebbe essere più coinvolta nell’aeroscalo. Quando però lo è stata erano gli anni dei disastri. Da parte sua Marchi ha mille ragioni: è stato chiamato ad aiutare il Catullo e a creare il grande HUB del nordest sborsando 30 milioni di euro. I risultati ottenuti non sono per nulla deludenti. L’aeroporto è sano e in utile e il rischio fallimento è solo un incubo del passato. Sarebbe assai utile che tra Marchi e il “professore” ci fossero meno polemiche e maggiore confronto costruttivo. E si lavorasse tutti insieme per il bene comune. Anche in queste cose il dialogo e l’unione fanno la forza
