E alla fine l’aumento di capitale per l’aeroporto Catullo si fa. Lo ha deciso all’unanimità il nuovo consiglio di amministrazione presieduto sempre dal presidente Paolo Arena. Questa volta sarà di 30 milioni, una indispensabile iniezione di denaro fresco per completare il piano di investimenti. Ora si tratta solo di fissare la data e convocare l’assemblea straordinaria che dovrà dare il via libera all’operazione. A questo punto la data sarà entro l’anno, probabile in autunno.
La decisione di ricorrere a un nuovo aumento di capitale era nell’aria, solo la cifra era ancora incerta. Il motivo principale di questa necessità risiede soprattutto negli extra costi del progetto Romeo che si va completando: le bollette dell’energia che sono schizzate in alto e i costi delle materie prime hanno fatto lievitare i costi previsti per il nuovo terminal.
Terminal per il quale era già stato sottoscritto un altro aumento di capitale solo due anni fa. Era infatti il maggio 2021 quando l’assemblea straordinaria della società aeroportuale delibera un aumento di capitale di 35 milioni, superiore quindi a quello attuale. In due anni, perciò, si arriverà a 65 milioni di risorse fresche versate per sostenere gli investimenti.
Ma l’aumento di capitale convocato dal nuovo cda composto oltre che da Paolo Arena, dai consiglieri confermati Alessandra Bonetti (amministratore delegato) Rita Paola Carisano, Fabio Gava, Flavio Piva e Monica Scarpa, e dai neoletti Lorenzo Delladio (vicepresidente) e Daniele Giacomazzi e Marco Wallner, potrebbe con sé anche un cambio di equilibri tra i soci. Chi avrà la forza di sottoscrivere pro quota un secondo aumento di capitale in due anni?
Gli enti locali potrebbero trovarsi in difficoltà, Fondazione Cariverona si è già chiamata fuori e vuole vendere il suo 3 per cento, mentre Save, Camera di commercio e forse anche la Provincia di Trento avrebbero risorse pronte.
Ora si passerà alle valutazioni economiche per capire il valore della società aeroportuale (100 milioni? Qualcosa meno?) e calcolare il valore delle quote, in primis quelle che Cariverona mette in vendita. Come cambieranno gli equilibri? Chi prenderà la maggioranza? Ci saranno nel frattempo novità giuridiche in un mondo, quello aeroportuale, dove ormai i principali scali come Roma e Venezia sono controllati da società private?
Il giallo dell’estate continua. Mb