Solidità dei fondamentali e continuità della performance industriale, così Cattolica porta buoni risultati ed è in grado di proporre alla prossima Assemblea del 16 aprile l’approvazione di un dividendo significativo, in un esercizio penalizzato dalle pesanti svalutazioni resesi necessarie per la perdita di valore delle partecipazioni bancarie. Questo il quadro emerso dalla presentazione del bilancio 2015 della società di assicurazioni presentato dal presidente Paolo Bedoni e dall’amministratore delegato Giovan Battista Mazzucchelli. L’esercizio 2015 ha chiuso con una raccolta premi complessiva del lavoro diretto ed indiretto danni e vita di 5.611 milioni, pressoché in linea rispetto ai 5.677 milioni al 31 dicembre 2014 (-1,2%). L’utile netto consolidato risulta pari a 82 milioni, in calo del 23,8% rispetto ai 107 milioni dello stesso periodo del 2014. L’utile netto di gruppo, pari a 61 milioni, segna un calo del 32,9% rispetto ai 91 milioni di dicembre 2014. Pur a fronte di risultati industriali molto positivi, l’utile 2015 risulta penalizzato da oneri non ricorrenti per 114 milioni5, di cui circa 84 milioni contabilizzati nel quarto trimestre.Tali oneri fanno riferimento principalmente a svalutazioni su investimenti in portafoglio attinenti alle partecipazioni in Banca Popolare di Vicenza, Veneto Banca e Cassa di Risparmio di San Miniato. Pesa inoltre negativamente per oltre 18 milioni l’impatto derivante dall’adeguamento della fiscalità anticipata e differita per effetto della diminuzione dell’aliquota dell’IRES dal 27,5% al 24%, a partire dal 1 gennaio 2017. Ma poi c’è un’altra buona notizia. Il Consiglio di Amministrazione proporrà all’Assemblea dei Soci la distribuzione di un dividendo unitario pari a 0,35 euro per azione. Il dividendo proposto sarà pagabile a partire dal 25 maggio in conformità al calendario di Borsa Italiana. Nell’esercizio in corso il Gruppo proseguirà secondo le direttrici del “Piano di Impresa2014-2017” sia in termini di progettualità, sia in termini di andamento reddituale della gestione assicurativa, nonostante un contesto di mercato caratterizzato da forte competitività.
Paolo Bedoni non ha dubbi. “Cattolica”, detto nel suo intervento al Cda, “è quindi in condizione di confermare i target di piano e di concentrarsi sulle scelte di innovazione e sulle politiche di investimento con l’obiettivo di migliorare e qualificare il proprio posizionamento nel mercato italiano assicurativo, soprattutto in settori produttivi e in ambiti sociali in cui eccelle per competenze e qualità di partnership. In un mercato assicurativo che tende a generalizzare, Cattolica è in grado di qualificare il suo percorso di crescita grazie alle scelte fatte in questi anni e alla forza del suo radicamento sociale e culturale”. Dal canto suo l’amministratore delegato Giovan Battista Mazzucchelli, “migliorano e si consolidano i risultati nel Vita e nei rami non auto mentre nel comparto auto il Gruppo compensa con l’aumento dei clienti il calo, generalizzato nel mercato, del premio medio. Si confermano l’ottimo livello sia del combined ratio che del margine di solvibilità pari a poco meno di due volte il minimo regolamentare”. Nel futuro di Cattolica assicurazione c’è poi la sistemazione della grade area tra via Germania e via Torricelli. La società ha infatti acquistato la vecchia sede di Autogerma dove si svolgerà l’assemblea del 16 aprile. Ma si andrà per gradi con il trasferimento di tutti i servizi. Poi arriverà il quartier generale e un grande auditorium. Per la sistemazione dell’area si farà un concorso di idee. Attualmente sono in corso i lavori di sistemazione del parcheggio che sarà utilizzato dai visitatori del prossimo Vinitaly. Cattolica city è insomma dietro l’angolo.