In casa di Cattolica Assicurazioni, il nuovo amministratore delegato Alberto Minali fa pulizia di bilancio.Il cda della compagnia veronese, presieduto da Paolo Bedoni ha approvato una serie di svalutazioni per 67 milioni in seguito all’applicazione «delle nuove procedure di impairment test» introdotte allo scopo «di adeguare il gruppo alla migliore prassi di mercato, in linea con i principi di massima prudenza». Contestualmente la società ha lanciato un profit warning (allarme profitti), annunciando che l’utile consolidato dell’esercizio, atteso a 150 milioni, verrà abbassato a 83 milioni. Si segnala in una nota che, pur tenendo in considerazione i recenti avvenimenti, l’applicazione delle nuove procedure di impairment non ha avuto impatto sugli avviamenti iscritti nel bilancio consolidato relativi a Berica Vita, joint venture con Banca Popolare di Vicenza (pari a complessivi 3 milioni di euro). L’applicazione di queste nuove regole causa svalutazioni per 6 milioni di euro. Inoltre, il Consiglio ha proceduto alla completa svalutazione della partecipazione nel Fondo Atlante (-98% del valore versato al 30 giugno 2017), conseguente ai recenti sviluppi relativi all’investimento, con un impatto pari a Euro 5 milioni. Tali svalutazioni, sottolineano a Cattolica, non riguardano né influiscono sulla redditività ordinaria del Gruppo e sul suo profilo patrimoniale. Per maggior completezza si rimanda alla Relazione Semestrale 2017 che sarà approvata dal Cda il 2 agosto.