Gli agenti del Gruppo Cattolica, provenienti da tutta Italia, hanno partecipato al Cattolica Center di Verona all’Agent Day 2018, un evento dedicato alla rete distributiva, durante il quale l’amministratore delegato Alberto Minali ha presentato il Piano Industriale 2018-2020. Nel corso della convention, Alberto Minali ha dichiarato: “È la prima volta che tutti gli agenti del Gruppo sono riuniti al Cattolica Center. Ho voluto fortemente questo Agent Day 2018 per ringraziarli del lavoro svolto e per prepararli a quello che dovremo affrontare insieme nei prossimi anni, perché siamo chiamati a costruire una Compagnia sempre più innovativa, agile e reattiva, capace di rispondere velocemente alle sfide del mercato. La rete rappresenta un punto di riferimento fondamentale per il Gruppo: per la presenza sul territorio, per lo sviluppo dell’attività assicurativa e per i valori di questa Compagnia”. Gli incontri proseguiranno nelle prossime settimane con una serie di appuntamenti durante i quali saranno approfondite le attività di business. Il roadshow si svolgerà in 8 tappe e interesserà le principali città italiane: Torino, Milano, Bologna, Napoli, Catania, Firenze, Venezia (Ca’ Tron) e Roma. Il Gruppo Cattolica Assicurazioni è attivo in Italia con 1.967 agenti e 1.494 agenzie distribuite capillarmente su tutto il territorio. Dal punto di vista dei numeri, l’amministratore delegato Alberto Minali, al suo primo piano industriale da quando è approdato a Verona, ha promesso un triennio di crescita, con un dividendo che salira’ del 50% a 0,5 euro nel 2020. Il piano industriale 2018-2020 , che è stato presentato il 29 gennaio prevede che il triennio si chiuda con un utile operativo di 375-400 milioni, in crescita di piu’ del 60% rispetto ai 228 milioni del 2016, e che la redditivita’ (ritorno sul capitale) salga dal 6 a oltre il 10%. La raccolta premi crescera’ del 64% a 7,6-8 miliardi (+27% a 2,4-2,6 miliardi nel danni e +91% a 5,2-5,4 miliardi nel vita), grazie soprattutto all’accordo di bancassurance con Banco Bpm, da cui sono attesi 140 milioni di premi nel danni, 3 miliardi nel vita e oltre 100 milioni di utile operativo.Il modello cooperativo resta invariato e non c’e’ alcuna prospettiva di trasformazione in spa sull’arco di piano.