Dopo un mese di maggio trascorso all’insegna dell’instabilità anche questo inizio d’estate si presenta come anomalo, con temperature relativamente contenute e un’alta probabilità di precipitazioni un po’ in tutta la penisola. Il nostro Paese è continuo teatro di acquazzoni, anche di forte intensità, a livello locale e la percezione è di vivere perennemente a metà strada tra il freddo e il caldo. La cattiva notizia è che pare che tale condizione persisterà ancora per qualche giorno.
Cambiamenti improvvisi di temperatura, pressione, pioggia e umidità possono causare disturbi nel sistema nervoso e generare una predisposizione a sintomatologie depressive, ma non solo. Si è visto che, quando le condizioni meteorologiche mutano l’organismo deve adattarsi e pertanto deve affrontare uno stress, chi è più vulnerabile fatica a compensare il gap e può manifestare dei sintomi di tale disagio.
Le donne e gli anziani appaiono i più sensibili, a tali aspetti, così come chi soffre di qualche patologia cronica: perché al variare dei parametri meteorologici si riduce anche la soglia del dolore. Inoltre, le persone più inclini a risentire degli effetti climatici sono quelle sottoposte a stress intenso, così come tutti quei soggetti definibili neurolabili, cioè dotati di particolare sensibilità ed emotività, difficilmente adattabili a contesti ed eventi nuovi. Con i mutamenti climatici in atto sta aumentando la quota dei meteorosensibili, si stima poi che il 25% degli italiani soffra di meteoropatia, che ci fa sentire stanchi, tristi e irritabili tanto da rendere in salita la nostra giornata.
La causa sarebbe da ricercare nell’ipofisi, una ghiandola che ogni volta che c’è un tempo avverso, stimola la produzione di un ormone denominato ACTH. Questo ormone aumenta l’ansia e alimenta la sensazione di malessere. Un altro motivo del nostro cattivo umore è che sappiamo già che il maltempo porterà a riadattare alcune delle nostre attività esterne chiedendoci un nuovo accomodamento. Inoltre carenze di vitamina D e di melatonina, sostanze importanti per il nostro organismo la cui produzione è dettata dalla luce solare, possono contribuire a causare flessioni del tono dell’umore.
Che fare se ci si scopre lievemente meteorosensibili o meteoropatici? Guardare le previsioni per prepararsi in modo più opportuno, provare ad allenare il sistema di termoregolazione dell’organismo, spesso “pigro” perché viviamo sempre a temperatura controllata facendo la doccia alternando acqua calda e fresca; sperimentare l’idroterapia con essenze stimolanti o calmanti, testare integratori fitoterapici e provare l’agopuntura, che aumenta la produzione di endorfine e serotonina. la meteoropatia nelle forme più intense può arrivare a condizionare la qualità di vita di chi ne soffre, in tal caso appare opportuno rivolgersi a un professionista al fine di avere un supporto psicologico.