«Chi difende la sede attuale del Circolo Unificato dell’Esercito, e non il Circolo in quanto tale, ha a cuore solo i propri interessi elettorali, perché crede di aver individuato una nicchia di voti da conquistare. Così facendo, dimostra di non conoscere abbastanza i rappresentanti delle Forze armate a Verona, che invece vogliono servizi efficienti per sé e il bene della città. La prossima Amministrazione dovrà esprimersi in maniera netta su questo dossier strategico e per noi la posizione è chiara: sì a una sede prestigiosa e moderna per il Circolo, sì al Grande Castelvecchio».
È questo, in sintesi, quanto emerge dalla conferenza stampa congiunta convocata da PD, movimento civico Traguardi e +Europa per ribadire l’importanza del progetto del Grande Castelvecchio per il futuro della città: un polo museale prestigioso, attrattivo e accessibile, con servizi all’altezza degli standard internazionali che può nascere solo dall’ampliamento del Museo di Castelvecchio nell’area di circa duemila metri quadrati coperti, oltre a spazi esterni, che attualmente ospita il Circolo Unificato dell’Esercito, ex Circolo Ufficiali. Il progetto è promosso dalla Civica Alleanza per un Grande Castelvecchio,
Questa mattina, a Palazzo Barbieri, erano presenti i consiglieri comunali Elisa La Paglia e Stefano Vallani, del PD; per Traguardi, il presidente Pietro Trincanato e la storica dell’arte Giulia Adami, componente dell’assemblea dei soci dell’Accademia di Belle Arti di Verona; per +Europa, il presidente provinciale Lorenzo Dalai e Roberto Capuzzo del coordinamento regionale.
Dalai, presidente di +Europa Verona: «Chi tenta di portare la questione su “favorevoli e contrari” all’Esercito, dimostra di voler solo cercare di sviare l’opinione pubblica, non avendo una chiara progettualità per Verona. Noi siamo ben consapevoli delle funzioni essenziali che hanno le nostre Forze armate, in particolare nella campagna di vaccinazione anti Covid».
Capuzzo, del coordinamento regionale di +Europa, aggiunge: «Il tema è che quella parte del complesso di Castelvecchio è assolutamente indispensabile al Museo, che non può essere allocato in nessun altro sito della città, mentre il Circolo Ufficiali ha a disposizione molteplici possibilità. Auspichiamo un dibattito franco e scevro da tatticismi elettoralistici».
La partenza di un “Tour dei Musei”
La presenza dei militari a Verona, da cinquant’anni ad oggi, è molto cambiata e, viceversa, è aumentata la domanda di spazi per la cultura, adeguatamente attrezzati.
Il dibattito sull’opportunità di ampliare il museo di Castelvecchio, è iniziato molti anni fa.
Un dibattito che avrebbe dovuto riguardare la necessità per Il nostro museo di adeguarsi agli standard e alle esigenze di un museo moderno, si è trasformato in una contesa tra chi è pro e chi è contro i militari. Verona, una città d’arte e di cultura, non può rinunciare ad avere un museo all’altezza della sua storia. Con un grande museo di Castelvecchio, la nostra città potrebbe realizzare un interessante itinerario museale, che partirebbe dalla Tomba di Giulietta, sede del museo degli affreschi, proseguirebbe con la Gran Guardia, sede di esposizioni estemporanee, quindi con il Museo lapidario Maffeiano, con il grande museo di Castelvecchio, per terminare all’Arsenale, sede ideale per ospitare le opere d’arte.
Giorgio Massignan
“Ma nessuno è nemico dei militari…”
«Il tema dell’ampliamento del Museo di Castelvecchio per rendere spazi necessari alle collezioni, alla miglior fruizione in chiave moderna del Museo e per dare ai milioni di turisti e a tutti i cittadini un luogo unico della città è un argomento affrontato dal gruppo consiliare del PD sia in questa, che nelle precedente consigliatura», ricordano Vallani e La Paglia. «Con l’approvazione, nel secondo mandato Tosi, di una mozione votata poi all’unanimità e con l’emendamento, sempre a firma della consigliera Elisa La Paglia, accolto come raccomandazione dall’Amministrazione in sede di votazione di Bilancio di Previsione e Documento Unico di Programma possiamo affermare chiaramente che la volontà del consiglio comunale e della giunta si è già palesata. Quindi invitiamo l’assessore Marco Padovani, assieme alla giunta e al sindaco, a passare all’azione e ad una riflessione condivisa per il bene della città, senza distinzioni o tifoserie politiche, non contro le forze militari le quali possono essere ampliamente ristorate consentendo una valida alternativa, ma per dare dignità ad un Museo ammirato da tutto il mondo ed offrire nuovi servizi alla città».
Aggiungono Trincanato e Adami, di Traguardi: «È ora di fare chiarezza, perché se è legittimo avere posizioni diverse su un tema, ciò non può essere fatto basandosi su informazioni falsate o distorte. Non esiste una Verona “amica dei militari”, che per questo difende il Circolo, e una nemica, ingrata nei confronti di ciò che l’Esercito ha fatto e fa per il Paese. Gli unici ad essere “contro” qualcosa, quando si parla di Grande Castelvecchio, sono coloro che con il solo argomento della difesa di una tradizione vogliono il male della città, che di quegli spazi ha assoluto bisogno se vuole rilanciare la sua offerta cultura e turistica”.
Il Circolo resti dov’è lo dice anche Sboarina
“Mi fa piacere che la Giunta Sboarina abbia cambiato idea sul Circolo Ufficiali. Meno di tre anni fa Sboarina voleva spostarlo da Castelvecchio per renderlo spazio museale e chiese il via libera all’Esercito. Ora per fortuna l’Assessore Padovani ci comunica mezzo stampa la retromarcia. Meglio tardi che mai, mi auguro non ci siano più tentennamenti, il Circolo Ufficiali non si tocca”.
A dirlo Flavio Tosi, che ricorda come “nel luglio 2018 Sboarina mandò due Assessore al Comando delle Forze Operative di Padova, allora responsabile del Circolo Ufficiali. Le Assessore in questione chiesero espressamente all’Esercito di poter spostare il Circolo Ufficiali da Castelvecchio. Solo perché l’Esercito rigettò la richiesta e disse no oggi il Circolo Ufficiali è ancora a Castelvecchio”. “Cambiare idea – conclude Tosi – è sacrosanto e sono felice che la Giunta Sboarina l’abbia fatto, spero che ora non ci siano più tentennamenti al riguardo.. Io da Sindaco non ne ho mai avuti, ricordo che anche durante i miei mandati qualcuno in Consiglio comunale voleva mandare via i militari da Castelvecchio, ma il sottoscritto ha sempre detto di no”