“Nella vita si può davvero ricominciare’’ così ha esordito Franco Nembrini, curatore della mostra multimediale “’Il mio Purgatorio. Dante profeta di speranza’’ guidata dai ragazzi del Triennio delle scuole Secondarie di secondo grado che si terrà dal 1° aprile al 31 maggio a Castel San Pietro, raccontando ciò che questa iniziativa vuole suscitare e smuovere negli animi di chi la racconta e la visita. La mostra ha lo scopo di avvicinare i giovani alla lettura della Divina Commedia, trovando in essa un contributo fondamentale alla loro crescita umana e spirituale.
Alla conferenza stampa di presentazione in Sala Arazzi erano presenti l’assessora alle Politiche Educative Elisa La Paglia, l’assessora alla Cultura Marta Ugolini, l’assessore alle Politiche Giovanili Jacopo Buffolo, Massimo Marzano Bernardi, il direttore della Direzione Formazione e istruzione della Regione Veneto, Franco Nembrini, il curatore della Mostra, Alessandro Mazzucco, presidente di Fondazione Cariverona, Ermanno Benetti, il presidente dell’Associazione Rivela, monsignor Martino Signoretto, il vicario per la Cultura Diocesi di Verona, Andrea Marconi, il segretario Generale della Fondazione Banca Popolare di Verona, Adriano Tomba, il segretario generale della Fondazione Cattolica, Umberto Fasol e il preside dell’Istituto Alle Stimate di Verona.
“Questa mostra- afferma Nembrini- non è solo un’iniziativa di stampo culturale, ma ha anche una valenza educativa come tentativo di dare risposte ad una generazione di ragazzi che sta soffrendo. Il lavoro che stiamo facendo per i giovani è fondamentale soprattutto per coloro che provano dei disagi nel crescere, nel diventare grandi, un segnale che dovrebbe allarmarci’’.
La parola è poi passata all’assessora Elisa La Paglia che ha sottolineato la valenza culturale che avrà questa iniziativa: “Questa mostra ha già avuto un grande successo perché ha creato una collaborazione tra moltissime realtà del nostro territorio. È un’opportunità per la riapertura di Castel San Pietro e quindi le aspettative sono alte, dal momento che si darà accesso ai veronesi ad un luogo che viene restituito alla città’’.
Il presidente di Fondazione Cariverona Alessandro Mazzucco ha sottolineato l’importanza che ha per la Fondazione far parte di questa iniziativa che punta soprattutto sulla valorizzazione del capitale umano.
Infine, per il presidente dell’Associazione Rivela, Ermanno Benetti: “Il cuore che muove tutta questa attività sono i ragazzi, studenti e giovani. Il coinvolgimento degli sponsor diventa facile proprio perché al centro ci sono loro. I volontari, che ringrazio, li accoglieranno all’interno di castel San Pietro facendoli sentire come a casa. Al suo interno sarà possibile visitare anche gli scavi archeologici. Gli studenti sono 120 con 14 scuole che hanno aderito attraverso la formula dell’alternanza scuola-lavoro’’.
Francesca Brunelli