Cassa Edile Verona rende noti i dati aggiornati riferiti al periodo ottobre 2016-settembre 2017, relativi all’andamento del settore in città e provincia. Sono dati che fanno sperare in una, seppur timida, ripresa. Gli operai iscritti alla Cassa Edile sono aumentati da 8.179 a 8.518, e ad aumentare sono state anche le imprese: dalle 1.725 del 2016, alle 1.758 del 2017. Per quanto concerne la massa salari imponibile, nel 2017 si è assistito a un ulteriore sensibile incremento (quasi un +2% rispetto al 2016). E a crescere di riflesso è anche il monte ore lavorate: nel 2016 se ne contavano 12.189milioni mentre nel 2017 sono salite a quota 12.406milioni. Altro dato particolarmente significativo è rappresentato dalle ore di cassa integrazione che nel 2017 si sono più che dimezzate rispetto al 2016: si è infatti passati da 416mila ore a 194mila ore nel 2017. Cassa Edile, si conferma un modello di eccellenza anche per il numero di prestazioni liquidate con un incremento del 4% rispetto al 2016, e un +0,85% rispetto alla massa salari incassata. “I dati sono incoraggianti – ha commentato Carlo Trestini, presidente di Cassa Edile Verona e di CNCE – si registrano segnali di ripresa ancora più significativi rispetto allo scorso anno. Certo, siamo ancora in una fase transitoria e bisognerà attendere le analisi di fine maggio inizio giugno per avere un quadro completo della situazione. Da recenti indagini di mercato, oggi, sia in città che in provincia, si assiste a un ritorno all’acquisto di immobili nuovi. Tanto dipenderà dalla stabilità politica del Paese con le relative elezioni alle porte”. Per quanto riguarda i primi mesi d’esercizio 2017/2018, si mantiene attivo l’incremento della massa salari, in linea con i dati dello scorso anno riferiti allo stesso periodo. A partire dall’analisi di questi dati Cassa Edile Verona attende quindi un bilancio sostanzialmente in linea con l’anno precedente.