Il servizio sullo spaccio di droga in città mandato in onda da Striscia la Notizia ha assestato un duro colpo all’amministrazione. Non tanto per la tenuta del governo cittadino, i numeri della maggioranza in Consiglio comunale al momento sono più che solidi. L’impatto, avvenuto peraltro in una fase in cui le frizioni tra gli uomini attorno al sindaco sono crescenti anche in vista delle elezioni regionali, è stato pesante per i risvolti politici e mediatici della vicenda. Che la droga girasse vorticosamente per Verona non era certo un mistero, avveniva anche durante l’era Tosi e sarà così anche quando Sboarina non siederà più a Palazzo Barbieri. E però il sindaco, per la sua elezione, era stato costretto a fare affidamento sulle indubbie doti comunicative di Salvini il quale, lo ricordiamo, aveva puntato tutto sul fronte sicurezza. Accompagnato dall’allora futuro assessore alla Sicurezza Polato e da una pletora di esponenti leghisti, il “capitano” aveva girato mezza città riprendendo con lo smartphone alcune situazioni di disagio tra la stazione di Porta Nuova e Porta Vescovo, esattamente come ha fatto l’altro giorno l’inviato di Striscia Vittorio Brumotti (giovedì nel tardo pomeriggio aggredito a Vicenza in Campo Marzo, ndr). Per il governo cittadino è dunque venuto meno un argomento forte di rottura nei confronti della precedente amministrazione: si spacciava prima, si spaccia oggi. I luoghi del degrado sono gli stessi. Le modalità anche. Fine dello storytelling insomma, e chiunque all’interno della maggioranza utilizzerà ancora il tema sicurezza per usarlo contro Tosi, non potrà che essere accusato da quest’ultimo (ma anche da altri) di storyballing. C’è poi da dire che la vicenda, mediaticamente, poteva essere gestita un tantino meglio. Anziché attaccare frontalmente sui social Brumotti (vedi Polato), perché nessuno ha suggerito all’assessore o al sindaco di invitare Striscia a realizzare un ulteriore servizio, magari assieme allo stesso assessore o al sindaco? Sboarina, o chi per lui, avrebbe potuto girare la città insieme a Brumotti, mostrargli lui stesso le criticità ma evidenziare allo stesso tempo il grande lavoro che stanno svolgendo le forze dell’ordine: non è colpa di quest’ultime se i criminali, una volta arrestati, tornano liberi in poche ore. Striscia, se interpellata da chi di dovere, immaginiamo sarebbe stata disponibile a testimoniare i sacrifici che polizia, carabinieri e guardia di finanza compiono giorno e notte nella nostra città per combattere il degrado. Tale operazione avrebbe dato un’immagine trasparente e propositiva dell’amministrazione. Qualcuno, forse, avrebbe potuto pensarci.