Delle due l’una: o Mario Balotelli, attaccante dal grande talento sprecato, si è bevuto il cervello, e allora più che di una squadra all’altezza che ne supporti le giocate avrebbe bisogno di un bravo medico, oppure qualcuno al Bentegodi l’ha insultato davvero per il colore della sua pelle. Noi, francamente, propendiamo per la seconda ipotesi, pur non avendo certo in particolare simpatia l’attaccante bresciano, in passato colpevole protagonista di molteplici episodi che ne hanno condizionato negativamente la carriera. E però crediamo che qualcosa Balotelli abbia sentito sul serio, che 10-15 cretini (numeri del collaboratore federale) non di più va detto, l’abbiano apostrofato alla solita maniera di chi si comporta di conseguenza al grande vuoto che alberga nella propria zucca. E il fatto ancora più grave, forse, è che chi sedeva attorno a questi mentecatti – parliamo di altre 10-15 persone, non oltre – non li abbia fatti tacere. Entriamo nel dettaglio. Sul web e sugli smartphone circola vorticosamente un video, girato da una persona presente in curva, in cui per qualche secondo si sentono degli ululati razzisti, pochi, pochissimi e flebili, ma si sentono. Forse anche chi ha girato il filmato li ha pronunciati, chissà, non lo sappiamo. Il dato incontrovertibile però è che chi gli stava attorno anziché incazzarsi per questi cori beceri si è messo a ridere. Ora: i tifosi dell’Hellas negli ultimi anni si sono distinti per iniziative di solidarietà lodevoli, parliamo di una tifoseria oltremodo goliardica e spesso ammirevole, i tempi bui dei manichini impiccati e di altre oscenità sono fortunatamente lontani anni luce e se proprio vogliamo dirla tutta non è raro che i supporter gialloblu vengano bistrattati senza motivo in giro per l’Italia, vedi il trattamento ricevuto recentemente a Napoli. E dunque non è il caso di isolare definitivamente questi quattro deficienti rimasti sugli spalti?
Perché non smetterla di prestare il fianco a giornali, trasmissioni e politici che, è palese, non aspettano altro che attaccare Verona e i suoi abitanti dipingendoli come degni rappresentanti del Klux Klux Klan? È vergognoso poi che certi colleghi giornalisti, pure molto famosi e quindi con grande seguito, pontifichino sui social senza mai aver messo piede in vita loro al Bentegodi. Ma la scusante del «nessuno ha sentito nulla» non regge, ci spiace, lo diciamo anche al sindaco Sboarina e a tutti gli altri che la sostengono. Bastano quattro imbecilli ormai, e questi sono entrati in azione anche stavolta, per scatenare il finimondo mediatico, per aizzare gli animi di politici perdigiorni e giornalisti militanti. Il Bentegodi è disseminato di telecamere e steward: non avrebbe più senso stringere un patto di ferro col presidente dell’Hellas Setti e le forze dell’ordine per individuare i responsabili e cacciarli per sempre dallo stadio? Lo ripetiamo, a scanso di equivoci: certa stampa ha esagerato e chi strumentalizza la vicenda dovrebbe vergognarsi tanto quanto chi ha consentito che venisse gettato altro fango su una delle città più accoglienti d’Italia. Balotelli è un provocatore, non c’è dubbio, e i cori ironici di finto incitamento («Ma-rio, Ma-rio») sono stati l’ennesima prova dell’intelligenza della stragrande maggioranza dei presenti. Siano gli stessi, con l’aiuto della società e delle istituzioni, a prendere a calci nel sedere – metaforicamente – i pochi, pochissimi idioti rimasti. Sul commento dato in pasto alla stampa di tal Luca Castellini – coordinatore di Forza Nuova – preferiamo soprassedere. Ci limitiamo a riportarlo per dovere di cronaca, ognuno lo commenti come crede, noi ci autocensuriamo. «Balotelli è italiano perché ha la cittadinanza italiana ma non potrà mai essere del tutto italiano. Ce l’abbiamo anche noi un negro in squadra, che ha segnato, e tutta Verona gli ha battuto le mani».