“Caso Balotelli”: dal ridicolo al tragicomico Giornali e tv hanno ricoperto di melma un’intera città. Ora che la vicenda si è sgonfiata nessuno chiede scusa. Il razzismo fa schifo, ma chi insulta a casaccio Verona non è da meno. Alla prossima

C’era una volta, per l’ennesima volta, un’intera città ricoperta di melma dai soliti noti dei giornali e della tivù perché 4 scemi su 15 mila avevano insultato il signor Mario Balotelli per il colore della sua pelle. Quella città si chiamava e si chiama Verona. L’ex promessa (mai mantenuta) della pedata italica, sentitosi preso di mira durante la partita del Brescia in casa dell’Hellas, si era infuriato con la Curva Sud scagliando il pallone in segno di protesta nel settore “caldo” del tifo gialloblù. L’episodio, in questo meraviglioso Paese, aveva riempito quotidiani e trasmissioni militanti. Era stata una sorta di riedizione del “caso Marsiglia”, il professore di religione ebraica del liceo classico Maffei che nel 2000 aveva finto di essere stato picchiato da una fantomatica banda di naziskin, una colossale balla smascherata in quattro e quattr’otto dagli inquirenti. Anche allora però Verona, per i soliti noti, era razzista e squadrista. C’era una volta Verona capitale mondiale del Klux Klux Klan, nessuno si è mai scusato per aver inutilmente vomitato fango su tutti noi, e nessuno lo sta facendo ora che si è scoperto che quei 4 scemi su 15 mila in realtà (nel momento in cui scriviamo) erano solo uno, e che peraltro non risiede nemmeno a Verona, ma ad Agrigento, da una vita, e a cui dell’Hellas non gliene frega un piffero. Ricordate il filmato girato col telefonino dalla Curva Sud in cui si sentiva uno scemo che ululava all’indirizzo di Balotelli? Pare che l’“ululatore” fosse il signore che vive ad Agrigento e che a filmarlo sia stata una sua amica. L’“ululatore” al momento è l’unico indagato per il caso che ha scosso l’Italia. Forse ce ne saranno altri, magari 3-4 (in tal caso persone da allontanare dagli stadi), ma al Bentegodi quel giorno c’erano 15 mila persone! Che figura di palta per gli accusatori! Come mai oggi i paladini dell’antirazzismo non rettificano quanto detto sui tifosi del Verona? Perché non si scusano per aver fatto passare ancora una volta la nostra città per un covo di incivili? Insultare le persone a causa del colore della loro pelle è da imbecilli, da ignoranti, è uno dei gesti più spregevoli che si possa commettere. E però è altrettanto vergognoso non scusarsi per quanto detto e scritto a vanvera sulla nostra città. C’era una volta lo stadio Bentegodi la cui tribuna Est era stata chiusa dal giudice sportivo a causa di presunti insulti razzisti che secondo Mario Balotelli erano volati dalla Curva Sud. C’era una volta la tribuna Est riaperta perché evidentemente i razzisti erano al massimo 3-4 e non era giusto penalizzare per colpa loro migliaia di persone perbene. C’era una volta, e c’è ancora oggi, un solo “ululatore” indagato. C’erano una volta, e speriamo che non ci siano mai più, professionisti dell’informazione che anziché informare disinformavano un’intera nazione.

A.G.