“In Veneto, l’andamento dei casi di meningite in questo periodo rientra nella media annuale regionale e nazionale, e non desta al momento particolari preoccupazioni. La vigilanza e’ comunque al massimo livello. Sul fronte della richiesta di vaccinazioni non si e’ in presenza di una situazione di emergenza”. Lo sottolinea l’assessore regionale alla Sanità del Veneto Luca Coletto, in seguito ad una serie di dati elaborati dalla Direzione regionale Prevenzione, in relazione all’allarme che si sta diffondendo su scala nazionale e al caso registrato in Veneto. Il Sistema di sorveglianza specifico attivo da anni in Veneto testimonia che, tra il 2007 e il 2016, il 53,9% dei casi e’ relativo a meningite da pneumococco, la forma non contagiosa. La forma più temuta e pericolosa è quella causata dal batterio Neisseria Meningitidis (il meningococco), seguita dall’Haemophilus influenza e e dal non contagioso Streptococcus Pneumoniae. “A fronte di questa situazione, che e’ tuttora perfettamente sotto controllo – aggiunge Coletto – va ricordato che la vaccinazione contro il Meningococco C, l’Haemophilus Influenzae B e lo Streptococcus Pneumoniae e’ offerta in Veneto da molti anni, ed e’ naturalmente consigliata. Il calendario vaccinale vigente dal 2014, inoltre ha previsto l’introduzione di due nuovi vaccini: quello contro il meningococco B e quello tetravalente”.