Nuovi spazi per gli studenti, cittadine e cittadini e per progetti culturali del Comune nel ristrutturato Silos di Levante della Provianda di Santa Marta a Veronetta. Il Sindaco, Damiano Tommasi, e parte della Giunta del Comune di Verona hanno effettuato un sopralluogo in visto della consegna del cantiere del Silos di Levante, della Casa del Capitanio e della Guardiania d’ingresso. “Restituiamo ai giovani – spiega il Sindaco di Verona, Damiano Tommasi – il Silos di Ponente e alla collettività un’area di servizio alla cittadinanza e di progettualità culturale. Si tratta di un importante intervento su un’area dismessa che va a integrare quanto realizzato in precedenza con la Provianda e il Silos di Ponente, riportando alla cittadinanza uno spazio vissuto e da vivere ovviamente, in stretta sinergia con l’Università”. Il Silos di Levante è stato oggetto di un intervento di rifunzionalizzazione a servizi universitari con sale di lettura/studio, punto di ristoro e ambienti espositivo museali, la Casa del Capitano è destinata ad ospitare poliambulatori e nella Guardiania d’ingresso è previsto il recupero della sede della Delegazione Centro dei Vigili Urbani e degli spazi destinati alle associazioni cittadine. Il progetto di recupero del Silos di Levante, nel rispetto delle nuove destinazioni d’uso e delle esigenze di adeguamento normativo e di sicurezza, risulta finalizzato alla conservazione dell’edificio storico nella sua complessità e stratificazione storica. Il Silos di Levante ospiterà anche, all’ultimo piano, degli spazi espositivi museali nell’ala orientata a nord dove si trovano i silos in cemento armato una volta destinati a contenere le granaglie che alimentavano la produzione panificatoria della Provianda. Al piano terra una zona ristoro sarà accessibile sia agli utilizzatori dei nuovi spazi del Silos di Levante, gli universitari, sia alle cittadine e cittadini frequentatori del compendio. Micaela Goldoni, architetto di Politecnica e direttore tecnico dei lavori ha raccontato in dettaglio la filosofia dell’intervento che “è stato di carattere molto conservativo. Abbiamo cercato di mantenere inalterati gli aspetti di archeologia industriale I punti fondamentali che hanno guidato la stesura del layout architettonico”.