“Le voci che arrivano dall’interno delle case di riposo veronesi indicano insistentemente che da parte delle autorità politiche regionali ci sarebbe una inaccettabile e pericolosa sottostima dell’emergenza che stanno vivendo ospiti, operatori sanitari e tutto l’altro personale o, almeno, che i provvedimenti presi per arginare l’attuale ondata di infezioni, che supera per virulenza quella di marzo e aprile, sono assolutamente insufficienti rispetto alle reali e urgenti necessità del settore”, contiene una nota a firma Annamaria Bigon e Stefano Vallani, rispettivamente consiglieriregionale e provinciale del Pd.
“La carenza dei già risicati organici di personale, che il Covid ha ulteriormente ridotto di quasi un quarto, in media, rallenterebbe il lavoro di cura al punto tale da mettere a rischio la qualità del servizio e configurando una situazione non sostenibile anche solo nel breve periodo.
Siamo indignati e arrabbiati: sulla pelle degli ospiti si sta giocando un inaccettabile gioco a nascondino: le organizzazioni sindacali hanno avviato le procedure di sciopero sostenendo che in alcune strutture, a partire dalla Residenza al Parco dell’Istituto Assistenza Anziani, sarebbe difficoltoso provvedere anche all’igiene degli ospiti, mentre dalla Regione provengono soltanto dichiarazioni rassicuranti che non rispondono a nessuna delle questioni poste.
Chiediamo che Comune e Regione, ciascuno per le proprie competenze, si attivino per verificare le reali condizioni di vita e di lavoro dentro le Rsa, a partire proprio dalla Residenza al Parco, anche, se necessario, con la costituzione di una commissione di ispezione e di inchiesta; che si predispongano subito le soluzioni più adatte a tamponare l’emergenza prima che si trasformi in una nuova tragedia”