“Aumentare al 20% la quota degli immobili Agec e Ater da destinare gli sfrattati? Detta così, si discriminano coloro che sono in graduatoria e hanno diritto alla casa, ma che potrebbero vedersi sostituiti. Eppoi ho l’impressione che quella del Sindaco Sboarina sia una boutade elettorale. Tanto che, sempre in tema di sfratti, ha fatto sapere ai giornali di aver chiesto ad Ater e Agec una nuova moratoria, ma ad Ater non risultano richieste ufficiali. Chi non può pagare un affitto va aiutato, altra cosa sono i furbetti che pure ci sono; tuttavia credo che alla propaganda siano preferibili soluzioni concrete che non generino nuove discriminazioni”.
A dirlo il Consigliere regionale Alberto Bozza, che come soluzione concreta propone di “recuperare quelle centinaia di immobili di Agec oggi inutilizzati perché inagibili. In questi anni l’Amministrazione Sboarina, non avendo attuato serie politiche per la casa, non ci ha minimamente pensato. Pensiamo anche al recente bando regionale sulla casa a cui il Comune non ha partecipato e che sarebbe servito proprio a sistemare una parte dei 400 appartamenti sfitti. Oppure alla richiesta di Ater, a cui lo stesso Comune di Verona ad oggi non ha dato corso, di essere esonerata dall’Imu in modo da poter riqualificare i suoi alloggi a Verona”.
Conclude Bozza: “Va implementato il numero di alloggi di edilizia residenziale pubblica, non assegnata una quota maggiore agli sfrattati. Altrimenti per accontentare gli uni, scontentiamo altre fasce di popolazione che vivono un disagio sociale. Occorre essere seri, non fare demagogia elettorale”.