L’edilizia è un motore importante dell’economia. E’ un indice che misura lo stato di salute di parecchie categorie, della popolazione, della capacità di investimento di imprese e popolazione; è un termometro per l’economia che ogni stagione ci racconta in fondo come sta andando. Ma le attività che la compongono sono tra le più variegate, e non tutte in grado di concorrere ai presunti benefici del 110% e l’attività di cantiere a nostro modo di vedere le cose è quello di una attività tipicamente usurante. Per questo Casartigiani ha chiesto nelle recenti audizioni tenutesi presso la Commissione lavoro della Camera dei deputati, di includere gli artigiani edili tra i lavoratori che possono accedere al pensionamento anticipato previsto per le attività usuranti sulla proposta di legge in tema di accesso anticipato al pensionamento per i lavoratori delle imprese edili e affini.
Già dal Decreto legislativo 67/2011, i lavoratori del settore avevano diritto all’accesso al trattamento pensionistico anticipato, tuttavia l’imprenditore edile in quanto tale no; da qui il motivo della richiesta di equiparazione del trattamento con le dovute equiparazioni in rapporto ad età e versamenti contributivi mai inferiori a 30 di contribuzione.
“Un auspicio e raccomandazione – ha raccomandato Pasquale Vaia (nella foto)– rappresentante della categoria degli edili per Casartigiani Verona – è stato rivolto anche al sistema delle Casse edili dove si chiede vengano legittimate a versare, per nome e per conto dei lavoratori interessati e su loro delega, la contribuzione volontaria utile per raggiungere il requisito pensionistico..