“Siamo pronti a scendere in piazza a fianco di Zaia. A distanza di quasi 2 anni, dopo innumerevoli promesse, tavole rotonde, incontri istituzionali, annunci e retromarce, siamo ancora all’anno zero. L’autonomia del Veneto è oggi più che mai una lontana chimera e la volontà di milioni di cittadini è stata umiliata e calpestata. La pazienza è finita, la misura è colma. Il governatore ci indichi luogo e data e scenderemo in piazza per manifestare chiedendo, anzi pretendendo, che venga rispettata la Costituzione e l’esito di un referendum democratico, che nessuno può, in nessun modo, ignorare ed ostacolare”. Il Consigliere regionale di Centro Destra Veneto e fondatore di Verona Domani Stefano Casali commenta così le parole del governatore Luca Zaia che ha manifestato “le sue perplessità e la sua ira contro l’immobilismo e le prime dichiarazioni dei componenti del governo Conte-bis in materia di autonomia, quelle del premier e del neo ministro agli Affari Regionali Boccia su tutte: Zaia non ha escluso la possibilità di scendere in piazza. Come avevamo ampiamente previsto subito dopo la caduta del governo – prosegue Casali – il percorso verso l’autonomia del Veneto ha subito un ulteriore stop, se non addirittura il colpo mortale. Ha ragione Zaia, c’è poco da essere allegri. Del resto, cosa aspettarsi da un governo composto quasi totalmente da esponenti che hanno osteggiato il referendum e che hanno recentemente dichiarato “che la bozza del Veneto è da buttare nel cestino ed è irrealizzabile” e che nel discorso di insediamento ha visto il Premier parlare esclusivamente di rilancio del mezzogiorno? Ancora una volta sarà il nord a rimetterci, quella parte del Paese che produce la gran parte del Pil della nazione”. “Quel nord totalmente ignorato, se non osteggiato da un governo miope, a totale trazione-sud e che ricorda i governi assistenzialisti di sinistra deli anni ‘70 – afferma il Consigliere – Conte non può continuare a fingere di ignorare il voto per l’autonomia dei cittadini in un Referendum consultivo dal risultato inequivocabile. Insieme agli amici di Centro Destra Veneto e a quelli di Verona Domani siamo pronti a mobilitarci per partecipare a pacifiche iniziative di piazza, chiedendo che il voto di milioni di veneti venga rispettato e legittimato”.