E’ stata pubblicata la delibera di giunta che assegna l’”interesse pubblico” alla proposta di Mox Corporation per la gestione del cortile e della Casa di Giulietta e “apre” ad eventuali proposto alternative che tuttavia difficilmente arriveranno. Posto che il piano economico finanziario (Pef) rimane secretato, i parametri fondamentali restano più o meno quelli circolati dei mesi scorsi (investimento privato da 5,4 milioni, vengono assicurati al Comune 1,2 milioni) con la novità della durata della concessione che, diversamente da altre ipotesi precedenti, è stata stabilita in 18 anni sia per la casa che per il cortile. “In modo abbastanza sorprendete”, dice Michele Bertucco, “si apprende inoltre che sono tuttora in corso analisi di sostenibilità del Progetto e valutazioni sulle procedure (di pubblicità e trasparenza, nda) da parte dell’Avv. Prof. Giovanni Sala. Questo “imprevisto” ci dice due cose: la prima, che quando vuole, l’amministrazione sa trovare i soldi per consulenze e pareri tecnici che erano stati negati su alcuni nodi urbanistici come il Pua San Rocchetto; seconda cosa, che non è “tutto a posto” come cercano far credere da due anni”. A questo punto, secondo Bertucco, è necessario portare in commissione consiliare un confronto finora confinato alle “segrete stanze” per capire quali sono glie elementi della proposta di Mox che ancora non tornano. L’ultima parola sull’assegnazione dell’interesse pubblico spetta infatti al Consiglio comunale. “Ad esempio – conclude – è vero che il Comune mantiene la proprietà del marchio, ma lo cede in concessione ai proponenti per la creazione di una linea di prodotti dedicata a Giulietta. Come è stata contabilizzata nel Pef questa opportunità economica? Qual è, in generale, il rischio di impresa che il proponente si assume con questa proposta? L’amministrazione mostri le carte”.