Non è per il gusto di essere controcorrente, sia chiaro. Anche se, non lo fossimo, non avrebbe senso il “Bastian Contrario”. Detto questo, diciamo pure che troviamo difficile unirci a questo plebiscito per Checco Zalone. Grande artista, lo dicono i numeri, i film, il successo degli ultimi anni. Però, ieri sera, al debutto all’Ariston, non è piaciuto. Punto. Irriverente? Ironico? Graffiante? Spiazzante? Geniale? Chissà quanti altri aggettivi sono stati usati da una claque che, evidentemente, l’avrebbe fatto comunque. Perchè è politicamente corretto andare con la corrente. No, Checco Zalone non è stato per niente “quelle cose lì”. Anzi, è stato pure banale, scontato, a volte volgare, spesso di cattivo gusto. Tolte quattro battute delle sue (ci sono state, sì…), ha calcato troppo la mano, forse ha avvertito la tensione. Di sicuro, ha perso un’occasione…