“Caporalato e sfruttamento sono una piaga del lavoro dei nostri tempi, parlarne nei termini che utilizza il presidente Scalzotto, è inaccettabile”. Così Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente Territorio e Lavori pubblici della Camera e candidata per il Partito Democratico al Consiglio comunale, in merito alle dichiarazioni del presidente della provincia di Verona Manuel Scalzotto.
“Di lavoro – prosegue Rotta – purtroppo si muore ancora e lo sfruttamento della manodopera in nero nel settore agricolo è un male contro cui servono gli sforzi di tutte le istituzioni, ad ogni livello. Dire che il lavoro nero ‘c’è sempre stato’ equivale a voler banalizzare una pratica illegale che lucra sulla pelle delle persone producendo inoltre danni economici a tutto il comparto e alle imprese oneste che operano seguendo le regole e che Scalzotto offende con le sue dichiarazioni. Il nostro tessuto produttivo conta su moltissime aziende agricole che lavorano seriamente, applicando i contratti previsti, offrendo salari adeguati, giuste condizioni di lavoro e alloggi idonei agli stagionali. Questo però non può farci dimenticare il dramma dello sfruttamento da parte di soggetti senza scrupoli che approfittano della disperazione di persone a cui viene negata ogni forma di rispetto e dignità.
Scalzotto, come spesso fa la destra quando affronta il tema del caporalato, lo confonde in maniera strumentale con i flussi migratori, come se il primo fosse conseguenza diretta del secondo. Finge di non sapere che esiste un enorme problema di mancanza di manodopera, aggravato proprio dalla fortissima riduzione delle quote di stagionali consentiti, decisa da Salvini, un problema cui quest’anno si è tentato in parte di rimediare. Una situazione su cui hanno inciso anche il miglioramento delle condizioni economiche nell’est Europa che ha ridotto l’arrivo di lavoratori stagionali provenienti da quei paesi e le conseguenze generali della pandemia. La Lega, che come sempre preferisce cavalcare i problemi per fare propaganda piuttosto che cercare soluzioni, si è sempre opposta all’aumento delle quote di ingresso nonostante gli appelli di tutte le associazioni di categoria che hanno manifestato più volte la necessità di reperire forza lavoro. Ma questo Scalzotto finge di non saperlo. Mi auguro che Scalzotto si scusi per la gravità delle sue parole e torni sui suoi passi. Aspetto di sentirlo dire con chiarezza che caporali e sfruttatori devono essere neutralizzati e che siamo tutti dalla parte dei lavoratori, delle imprese oneste e dei diritti”.
LE PAROLE DI SCALZOTTO: “E’ la politica del centrosinistra”
«Il fenomeno del caporalato», aveva detto il sindaco di Cologna e presidente della Provincia Scalzotto, «è il sintomo di una malattia che deriva dalla legislazione italiana e in particolare dalle politiche del centrosinistra che hanno portato ad uno scarso controllo dell’immigrazione e allo sfruttamento della manodopera a basso costo». Per il primo cittadino c’è quindi bisogno di «una seria revisione della legislazione che metta le forze dell’ordine, nelle condizioni di effettuare controlli più efficaci”.
L’intervento del Sindaco dopo la tragedia che aveva visto quattro ragazzi africani vittime nel Padovano. “Al di là dello status irregolare o meno delle persone coinvolte nell’incidente», aveva aggunto il sindaco Manuel Scalzotto, «sono dispiaciuto per le quattro giovani vite spezzate”.