Caro-prezzi, dietrofront del Governo Saltata all’ultimo minuto la norma che consentiva di sospendere gli appalti

“Nessun cantiere potrà proseguire in questo modo” spiega Carlo Trestini, Presidente di Ance Verona. “Il dietrofront del Governo, con la decisione inaspettata di eliminare dall’ultimo decretoenergia la norma che dava alle imprese la possibilità di prorogare o sospendere i lavori per i rincari insostenibili delle materie prime, è inconcepibile”. “Quella norma” – continua Trestini – “che peraltro concedeva solo una tregua senza individuare una soluzione duratura, era l’unico strumento a disposizione delle imprese per non abbandonare del tutto i cantieri, vista l’impossibilità di proseguire i lavori con i costi attuali e la scarsità di materiali. Mi chiedo come si possa pensare ora di portare a termine le opere in corso e come si potranno iniziare i nuovi lavori già previsti: così si sta buttando a mare il PNRR, senza nemmeno provare a salvarlo”. Altri Paesi in Europa hanno affrontato con tempestività ed efficacia questa emergenza-prezzi che già da mesi sta crescendo a livello internazionale, emanando norme che consentono erogazioni immediate. In Italia questi provvedimenti sembrano impossibili tanto più che le imprese stanno ancora aspettando di ricevere i fondi stanziati per il primo semestre 2021, quando i costi delle materie prime erano la metà di quelli attuali. Secondo il Presidente dei Costruttori veronesi occorre agire con la stessa efficacia con la quale si è intervenuti sul caro energia. “Ci vogliono risorse importanti che vanno stanziate subito e tempi più lunghi per la realizzazione delle opere, altrimenti salta tutto. Non siamo noi che lo diciamo è la realtà delle cose” conclude Trestini.