Il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza oggi pomeriggio si è recato al Polo Zanotto a trovare e ascoltare gli studenti nelle tende che protestano contro il caro-affitti. Assieme a lui una delegazione di consiglieri comunali di Verona, Barbara Tosi e Antonio Lella della Lista Tosi e Luigi Pisa azzurro del Gruppo Misto.Bozza ha detto di “capire e cogliere il senso della protesta perché il problema è reale. Il diritto allo studio va garantito a tutti ed è sacrosanto oltreché costituzionalmente previsto”; anche se “non condivido l’impostazione e le soluzioni che avanza la sinistra, che propone solo di costruire alloggi pubblici da dare attraverso bando”. Per Bozza, Barbara Tosi, Lella e Pisa non vanno costruiti solo nuovi appartamenti (“le case ci sono” dicono), ma invece “vanno riconvertirti alla destinazione universitaria una parte di quelli esistenti, attraverso incentivi e accordi pubblico-privato”. Bozza entra nello specifico: “Vanno messe in atto delle agevolazioni fiscali ai proprietari degli immobili che decidono di dare i loro appartamenti agli studenti a prezzi calmierati, in particolare nelle zone periferiche però servite da mezzi pubblici, così si riqualificherebbero e rivitalizzerebbero anche i quartieri”. “Oggi – sottolinea Bozza – per il proprietario è più conveniente l’affitto breve a destinazione turistica dell’immobile, sia economicamente ma anche per la minore problematica nel gestire il rapporto morosità-sfratto rispetto a un affitto pluriennale residenziale. Ecco, va creato lo stesso sistema di convenienza anche per la destinazione universitaria”. E, in tal senso, spiega Bozza, “va incentivato allo stesso modo anche il recupero degli edifici abbandonati: quindi per il privato che recupera un immobile in disuso e lo affitta a studenti va creata una premialità fiscale”. Bozza poi è favorevole, sullo stile dei Paesi europei, alla “creazione di nuovi campus e student house, con politiche da concordare tra Esu regionali e Comuni e da inserire poi nelle programmazioni urbanistiche dei Comuni”. Insomma, serve un intervento a tutti i livelli, Stato, Regioni e Comuni, per risolvere il problema del caro affitti che subiscono gli studenti. Per questo Bozza annuncia che “presenterò una doppia mozione, una in Consiglio regionale e una assieme ai colleghi consiglieri comunali in Consiglio comunale. La Regione Veneto, per esempio, può convocare un tavolo con l’Anci, Università, Esu e discutere della questione con il Governo nelle prossime occasioni in conferenza Stato-Regioni”.