Tornano sotto accusa i pasti forniti alle mense scolastiche dalle ditte che lavorano per conto di Agec, l’azienda comunale incaricata di provvedere alla refezione scolastica. Problemi emersi a gennaio per confezioni di pollo scadute e che attendono ancora una soluzione o almeno una spiegazione. Il caso è stato sollevato dal capogruppo in Consiglio comunale di Fratelli d’Italia, Marco Padovani che in una interrogazione a risposta in aula rivela che la carne di pollo conservata dalla ditta aggiudicataria dell’appalto del servizio di somministrazione di mensa scolastica sarebbe risultata scaduta nel gennaio scorso all’esito di un accertamento ispettivo dall’Agec. Altre segnalazioni di cibo avariato sarebbero arrivate nei giorni successivi dalle scuole. Padovani chiede di sapere se tutto questo corrisponde al vero perché la refezione scolastica riguarda anche nidi e scuole dell’infanzia e a questi bimbi potrebbero essere state somministrate partite di pollo scadute. E se, “in caso affermativo, l’Agec abbia provveduto ed in che misura a sanzionare l’appaltatore del servizio e quali eventuali misure siano state adottate per il ripetersi di tali situazioni”. Non solo, Padovani rilancia anche un obierttivo della precedente amministrazione di cui faceva parte come assessore e cioè se va avanti il processo di internalizzazione delle mense. Vale a dire il ritorno all’interno di Agec della preparazione dei pasti per le mense scolastiche, servizio che era stato esternalizzato con conseguenti gare d’appalto e il trasferimento dei cosiddetti “scodellatori”. Agec da parte sua ha già inviato all’assessore competente due relazioni sui fatti e si attende che l’assessore La Paglia risponda in Consiglio comunale spiegando se i parti per i bambini sono sicuri e se i controlli sono efficaci.
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