Cariverona: tanti vertici riservati, c’è l’intesa su Giordano. Reggerà? L’uscente Mazzucco incontra il vescovo e Confindustria per chiudere. Consensi anche per Andrea Bolla. Voto palese o sarà segreto?

Ormai non si va più a giorni ma a ore per la scelta del nuovo presidente della Fondazione Cariverona. Giornate di incontri febbrili negli ambienti che contano: il presidente uscente Alessandro Mazzucco ha continuato a tessere rapporti tra gli enti che devono nominare il nuovo presidente al fine di far crescere una intesa ampiamente condivisa sul nome da lui proposto: quello dell’imprenditore Bruno Giordano. Gli ultimi incontri in Curia con il vescovo Pompili e in piazza Cittadella con Confindustria avrebbero aperto la strada per la nomina di Bruno Giordano, anche se un certo gradimento in ambito confindustriale è emerso anche per Andrea Bolla, presidente e ad di Vivinergia, altro imprenditore molto stimato per il suo impegno, con una solida esperienza ai vertici del Fondo Solidarietà Veneto e come vicepresidente di Confindustria nazionale con delega al fisco.Bruno Giordano, 62 anni, legnaghese con azienda a Villabartolomea, (Gruppo Giordano attivo nel settore dell’elettronica applicata al risparmio energetico) laureato in Ingegneria elettronica, già nel Consiglio di indirizzo della Fondazione nel quale è entrato nel 2021, ha collaborato in modo molto stretto con il presidente Mazzucco su progetti legati all’innovazione e alle energie rinnovabili, idrogeno in particolare, e nutre buoni rapporti per la ricerca anche con l’università guidata dal rettore Nocini.Venerdì mattina dunque il Consiglio generale (quello in scadenza, non quello rinnovato), si riunirà per approvare il bilancio e procedere alle nuove nomine tra le quali appunto quella del presidente che sarà indicato dall’uscente Mazzucco. E’ previsto il voto palese ma basta la richiesta di un consigliere per passare al voto segreto.Altri nomi che per qualche tempo erano apparsi in corsa come Mario Piccinini e Fulvio Cavalleri non avrebbero raggiunto numeri sufficienti e decisivi, ma solo dopo l’elezione del nuovo presidente si potranno capire i vari posizionamenti, a chi andranno nuovi incarichi o chi sarà cooptato negli organismi della Fondazione. Quale ruolo manterrà Mazzucco nel caso venisse eletto il “suo” Bruno Giordano? E Andrea Bolla come verrà valorizzato? E i rapporti con Nocini e l’università? E via di seguito. L’impressione, come confermano fonti ben informate vicine a Cariverona, è che venerdì si chiuda un prima partita ma se ne aprano molte altre. mbatt