Vincere la sfida della transizione ecologica per garantire un futuro alle nostre comunità. Secondo l’International Energy Agency, se vogliamo limitare l’aumento delle temperature a 1,5 gradi – e scongiurare gli effetti più drammatici della crisi climatica – dovremo ridurre le emissioni globali di CO₂ del 45% rispetto ai livelli del 2010 entro il 2030. L’obiettivo dello “zero netto” è invece fissato per il 2050. Immaginare un nuovo modello di sviluppo sostenibile è quindi l’unica strada percorribile: ricerca e innovazione sono leve essenziali per farlo. È da questa convinzione che prende vita il bando Ricerca e sviluppo, promosso da Fondazione Cariverona e Fondazione Caritro, che destina 1,9 milioni di euro (di cui 1,2 provenienti da Cariverona) a sostegno di progetti che mettono insieme innovazione e sostenibilità, generando un impatto ambientale, economico, sociale positivo sul territorio. L’obiettivo? Trasformare l’emergenza in atto in una opportunità, immaginando nuove strategie di crescita grazie alla collaborazione tra imprese, ricerca e giovani talenti. L’iniziativa promuove infatti logiche di rete e sinergie tra aziende e centri di ricerca per favorire la nascita di nuovi processi, prodotti o servizi in grado di rispondere alle sfide della sostenibilità. “Il nostro bando rappresenta una grande opportunità per mettere in relazione due mondi spesso distanti: quello delle imprese e quello della ricerca scientifica”, sottolinea Bruno Giordano, presidente di Fondazione Cariverona. “In un momento storico in cui la transizione ecologica e l’innovazione tecnologica non sono più scelte ma vere e proprie necessità, è fondamentale creare un terreno comune in cui competenze, talenti e risorse possano convergere”. I progetti dovranno affrontare almeno uno dei tre ambiti strategici del bando, in linea con le direttive di Industria 5.0: economia circolare (processi che riciclano e riutilizzano risorse, riducendo gli sprechi), ciclo di vita sostenibile (modelli attenti all’impatto ambientale in tutte le fasi di produzione), gestione delle risorse naturali (soluzioni che riducono il consumo di energia e le emissioni di gas serra). Le proposte sono, inoltre, chiamate a identificare risultati applicativi concretamente raggiungibili, creando un reale valore aggiunto per il tessuto economico-produttivo e i territori di riferimento. Un altro elemento chiave del bando è il coinvolgimento di giovani ricercatori post-doc: ogni rete è infatti chiamata a includere almeno un ricercatore under 35, favorendone l’inserimento in progetti innovativi e strategici. Il bando è aperto a reti di collaborazione che includano almeno un’impresa con sede operativa nei territori di riferimento delle Fondazioni (province di Verona, Vicenza, Belluno, Ancona e Mantova per Fondazione Cariverona) e almeno una realtà di ricerca con sede operativa nel Triveneto o nelle province di Ancona e Mantova. “Attraverso questa iniziativa, non vogliamo solo sostenere l’introduzione di nuovi processi, prodotti o servizi”, commenta Filippo Manfredi, direttore generale di Fondazione Cariverona. “Desideriamo stimolare un vero e proprio cambiamento sul piano culturale. La collaborazione non è più un’opzione, ma una necessità: nella nostra visione il dialogo tra centri di ricerca e aziende è una una leva strategica per affrontare sfide globali a livello locale. Solo unendo competenze, conoscenze e risorse possiamo generare soluzioni innovative, in grado di incidere profondamente sul nostro modo di produrre, consumare e vivere i nostri territori”. I progetti, della durata massima di 24 mesi, dovranno iniziare entro il 2025. Per partecipare, le domande devono essere inviate entro il 28 febbraio 2025.