“Conoscerlo per Sconfiggerlo, Alleanza contro COVID-19 (ENACT): si chiamerà così il progetto di ricerca biomedica originale sul coronavirus che Fondazione Cariverona ha deciso di finanziare con 2 milioni, con un ulteriore contributo di 250mila euro da parte di Fondazione Tim.
Fondazione Cariverona ha scelto come partner scientifico per il progetto l’Università di Verona, in collaborazione con l’Azienda Ospedaliera Universitaria. Nelle sue diverse articolazioni, la comunità accademica veronese ha prodotto negli anni importanti risultati di ricerca in campo biomedico: anche nelle discipline più specificamente orientate ai fenomeni epidemici di drammatica attualità. Immunologia, virologia, infettivologia, epidemiologia, medicina interna: saranno questi i principali ambiti specialistici che – assieme ad altri – sono chiamati a realizzare “Conoscere per sconfiggerlo”.
Il gruppo di ricerca sarà coordinato dal professor Vincenzo Bronte nel ruolo di ricercatore principale e responsabile della linea immunologica. Il team dei responsabili delle altre linee di ricerca sarà composto professoressa Evelina Tacconelli (epidemiologia clinica), professor Davide Gibellini (virologia), professor Domenico Girelli (clinica e fattori prognostico-predittivi). Collaborazioni specialistiche verranno offerte da: professor Claudio Lunardi, professor Ercole Concia, professor Marco Chilosi, professor Venerino Poletti, professor Claudio Doglioni e dottor Massimo Valsecchi. Il coordinamento amministrativo è stato affidato al professor Giovanni Pizzolo.
“Il progetto – ha dichiarato il Presidente di Fondazione Cariverona, Alessandro Mazzucco – vuole intraprendere una specifica azione di contrasto all’emergenza epidemica in corso, basandosi su una lunga esperienza storica. Ogni crisi epidemica è stata di per sé occasione di sviluppo delle conoscenze scientifiche, spesso già utili a superare le emergenze e soprattutto decisive nel prevenirne di nuove. Ogni Fondazione di origine bancaria è chiamata a svolgere la sua attività istituzionale in un frangente eccezionale rispondendo a ogni nuova domanda posta dai suoi territori, ma mobilitando nel contempo tutte le risorse che un territorio può mettere in gioco in una grande sfida per il Paese”.