Nelle ultime 48 ore la casa circondariale a Montorio è stata teatro di due tragici suicidi, evidenziando ancora una volta la criticità del sistema penitenziario.
“Il secondo suicidio in 48 ore di un detenuto nel carcere di Verona – ha detto il segretario generale del sindacato di Polizia Penitenziaria Aldo di Giacomo – stabilisce un nuovo tremendo record: ogni 4 giorni negli istituti penitenziari italiani un detenuto si toglie la vita… Non c’è più tempo – ha concluso Di Giacomo – per versare “lacrime di Coccodrillo” o per i soliti impegni teorici ad occuparsene”.
Sull’ultimo episodio c’è da registrare l’intervento del procuratore Raffaele Tito che ha ricordato il contesto nel quale è avvenuto il suicidio. In particolare ha ricordato che V.M. era stato associato presso la casa circondariale nel primo pomeriggio di ieri in conseguenza di una misura cautelare emessa il 15 marzo dal GIP di Verona, su richiesta di questo Ufficio per i reati di danneggiamento, stalking e violazione al divieto di avvicinamento fatti commessi il 24 febbraio, il 2 ed il 3 marzo in seguito alla ennesima denunzia e querela sporta dalla figlia e dalla ex compagna.
Sui due episodi è intervenuto anche il presidente Luca Zaia secondo il quale “per troppi anni, su questo tema, c’è stato un immobilismo assoluto da parte di chi aveva responsabilità decisionali a livello nazionale. Finalmente, con questo Governo, si sta imprimendo una svolta importante”. Per Zaia la priorità assoluta è l’immissione di nuovo personale negli istituti penitenziari. Senza un rafforzamento dell’organico, non si può garantire sicurezza né ai detenuti né agli operatori.
Per Marco Vincenzi di Verona Radicale “il Governo, con il suo populismo penale che gioca con le paure dei cittadini, anziché certificare l’emergenza e procedere con un deciso abbattimento dei tassi di sovraffollamento entro i limiti della legalità, continua a fabbricare nuovi reati che aggravano ulteriormente la situazione degli istituti di pena italiani”.
Secondo Luca Perini di Sinistra Italiana “la casa circondariale scaligera è l’emblema purtroppo di un “dramma senza fine” . Un carcere che nel 2024 rispetto al contesto nazionale, oltre all’alto tasso di affollamento, ha riscontrato anche il maggior numero di suicidi (4). Ora nelle ultime 48 ore si sono aggiunti altri due morti. Una cosa inaccettabile in un paese democratico.Il ministro della Giustizia Carlo Nordio, non sta spendendo parole per le vite dei detenuti”. Infine per Giorgio Pasetto (Area Liberal) “è dovere delle istituzioni assicurare che le pene detentive siano eseguite nel rispetto della dignità umana e dei diritti fondamentali, promuovendo un sistema penitenziario che favorisca il reinserimento sociale e prevenga situazioni drammatiche come quelle recentemente verificatesi nel carcere di Montorio.