Un’interpellanza di Michele Bertucco pone in primo piano la “questione Agsm’. “Nel persistente silenzio del nuovo Gruppo Agsm-Aim, che avrebbe dovuto assicurare trasparenza ma che in realtà si rifiuta di consegnare ai consiglieri comunali che ne fanno richiesta persino gli ordini del giorno dei temi trattati in consiglio di amministrazione, si fanno largo le voci più disparate in merito agli incarichi che alcuni esponenti politici di Verona Domani o comunque dell’area del centrodestra, avrebbero ricoperto nell’organigramma dell’azienda con la presidenza di Casali”, scrive il consigliere di Verona e Sinistra in Comune.
“Alcune di queste voci, più quotate, smentiscono che Caliari sia stato assunto in qualsiasi ruolo in Agsm-Aim ma sarebbe invece titolare di un incarico di consulenza che svolgerebbe a supporto dello stesso presidente Casali. Il che non sarebbe meno grave della prima ipotesi visto che Caliari non è un tecnico ma un politico e che in tale veste ha firmato l’atto di trasformazione da Agsm ad Agsm-Aim.
Mi aspetto dunque che il Comune di Verona, che assieme a quello di Vicenza è titolare del gruppo industriale, risponda quanto prima alla mia interrogazione depositata la scorsa settimana che ha ad oggetto, oltre al ruolo di Caliari in Agsm-Aim, anche quello di altri esponenti politici veronesi che risulterebbero essere stati assunti di recente”.
Dei quali, tra l’altro, Bertucco aveva chiesto notizie con un’interrogazione precedente. “Chiedo di sapere se corrisponde al vero che l’ex consigliere di amministrazione di AGSM Enrico De Santis sia stato assunto come dirigente nella società AGSM AIM e/o in una sua partecipata; se corrisponde al vero che l’ex consigliere provinciale Mattia Galbero sia stato assunto nella società AGSM AIM e/o in una sua partecipata; se corrisponde al vero che la vice presidente di AGSM LIGHTING Martina Rigo sia stata assunta nella società partecipata, del gruppo AGSM AIM, SERIT Srl. Per tutte queste nuove presunte posizioni, chiedo di conoscere ruolo e retribuzione prevista”.
Insomma, una serie di domande alle quali è giusto dare una risposta. Domande molto circostanziate, che interessano ovviamente non soltanto Bertucco, ma tutte le forze di opposizione e i cittadini veronesi.
“Se confermata – conclude Bertucco – questa cattiva abitudine di cumulare incarichi e cariche pubbliche deve essere censurata e deve cessare. Invece persiste anche nelle rose delle candidature presentate dai partiti di centrodestra per il rinnovo degli organi societari del Consorzio Zai, quasi esattamente speculari tra Comune e Provincia nel senso di dare ai propri candidati la chance di essere scelti da una parte o dall’altra.