Caproni e campioni. Un plauso agli uomini e alle donne di amia La vittoria dell’Italia scatena la felicità di migliaia di persone anche nel centro di Verona, alcune festeggiano civilmente, altre trasformando la città in una discarica a cielo aperto. Operatori ecologici al lavoro dalle 4 del mattino (mentre gli incivili dormono)

L’Italia vince il campionato europeo e gli incivili rientrano puntualmente in a­zione. Non stiamo parlando di qualche bicchiere ab­­bandonato qua e là sul­l’onda dell’entusiasmo (da molti simulato, era so­lo un’occasione per far casino in compagnia), ma di una quantità impressionante di plastica e bottiglie lasciate a terra, molte frantumate, così che gli operatori dell’Amia si so­no dovuti accollare una mo­le di lavoro extra perché l’indomani, anzi po­che ore dopo, al risveglio, Verona non sembrasse un’enorme pattumiera a cielo aperto. Mentre i ba­lordi erano appena andati a letto, alcuni sicuramente con una sbornia di buon livello, quelli che una volta si chiamavano spazzini stavano già ripulendo le vie del centro barbaramente insozzate. «Ringrazio l’Amia», ha scritto di buonora il sindaco Sboarina su Facebook, «e tutti i suoi operatori, che già da stanotte sono al lavoro per ripulire la città dagli “eccessi” dei fe­steggiamenti e restituirla perfettamente in ordine questa mattina ai veronesi e ai turisti che verranno a visitarla». Piazza Brà e piazza Erbe, i luoghi simbolo della città, poco dopo erano già in perfette condizioni, l’orda barbarica un ricordo e sotto la statua di Madonna Verona – che qualcuno ha messo a rischio arrampicandosi fi­no in cima per cingerla con un tricolore – è tornata a regnare la pulizia. Non è stato il caldo a dare alla testa a certi soggetti, ché le stesse scene si verificano anche a capodanno. Sacrosanto che chi vuole festeggiare festeggi, canti e balli fino al mattino: evviva la vita e finiamola con la stagione del terrore! Da­to però che gli incivili sono in servizio permanente, Co­vid o non Covid, si cominci a stangarli con qualche multa o li si co­stringa a svegliarsi alle 4 per aiutare i lavoratori dell’Amia.

Alessandro Gonzato