Caprino. Cittadinanza onoraria per Castelletti Per il prestigio regalato al Baldo negli anni attraverso la sua produzione letteraria

E’ Bruno Castelletti, nato a Ferrara di Monte Baldo, che di qualifiche alle spalle ne ha ancora tante altre. Insegnante di lettere, presidente della Biblioteca di Ferrara di Monte Baldo e di diverse giurie di concorsi letterari. Un uomo che, nella sua lunga e intensa vita, ha sempre avuto un legame particolare con Caprino Veronese. E’ la sua seconda città, menzionata e decantata più volte nei suoi componimenti poetici come la “capitale del Baldo” con lo pseudonomi Ne ha fatto parte attiva in qualità di consigliere comunale. Ne ha accresciuto la fama e il prestigio in veste di presidente della Provincia di Verona e, da uomo di lettere qual è, pubblicando la sua prima raccolta di poesie vernacole “Stéle da l’Orsa”, che rappresenta la prima opera poetica nella quale trova espressione il dialetto veronese che si parla sul versante orientale del Monte Baldo. Per tutti questi motivi, e per tanti altri ancora, il Sindaco di Caprino Veronese Paola Arduini, ha deciso di conferire sabato 16 dicembre alle ore 17 in Sala Consiliare, la cittadinanza onoraria all’avvocato Bruno Castelletti per, come si legge nella delibera, “esprimere, a nome dell’intera Comunità, il sentimento di gratitudine, stima e riconoscenza mediante il conferimento allo stesso della Cittadinanza Onoraria del Comune di Caprino Veronese perché sia onorato e riconosciuto sempre come veramente caprinese”. Il professor Vasco Senatore Gondola, nella prefazione al libro “Stéle da l’Orsa” parla così dell’opera di Castelletti: “il primo testo letterario nel quale la vita quotidiana, le consuetudini, i valori, il bagaglio di drammi, fatiche e speranze, in una parola la civiltà delle genti di quest’area del Baldo siano stati investigati, testimoniati, cantati e fatti assurgere ad epos collettivo, fissato per sempre, consegnato alla storia, nel quale le generazioni presenti si possono riconoscere, tramandando pure i propri valori a quelle future; ma la poesia di “Bruno da Orsa”, seppur sbocciata entro il cuore del Baldo, non rimane confinata in quel ristretto ambito territoriale, essa assume invece una dimensione e un respiro universali, perché sa cantare in chiave universalmente condivisibile sogni, incanti, illusioni, fatiche e sofferenze vissute dalle genti del Baldo”. Oltre a Stéle da l’Orsa, c’è un’altra opera che parla della sua Caprino. E’ una silloge di poesie dal titolo “Dal canton di Cavrin” (Dall’angolo di Caprino) nelle quali parla dei momenti più significativi della sua vita familiare, professionale e politico-amministrativa come “caprinese”, di personaggi singolari della comunità e di segmenti politico-amministrativi dell’amministrazione comunale. Una raccolta che verrà presentata sabato in occasione del conferimento della cittadinanza in Sala Consiliare. “Ho sempre considerato Caprino, capitale del Baldo, come la cittadina che mi ha adottato ed accolto come un figlio della sua terra”, dice Castelletti. “È per questo che mi sento particolarmente riconoscente nei suoi confronti”.