Il Ministero della Cultura ha prorogato i termini per la presentazione della candidatura a “Capitale italiana per la Cultura 2021”. Originariamente la scadenza per inviare il dossier completo era fissata per lunedì 2 marzo, ma anche grazie alla richiesta di Verona, il termine per la candidatura ufficiale è stato spostato a venerdì 13 marzo. Il 26 febbraio, infatti, il sindaco aveva inviato al Ministero una lettera nella quale chiedeva una proroga dei termini per Verona e per le città interessate dalle ordinanze contro il Coronavirus. Nella lettera si sottolineava che, in quest’ultima settimana, l’Amministrazione ha concentrato il proprio impegno sul fronte della sicurezza sanitaria, distraendo attenzione e risorse da un dossier cui sta lavorando da tempo. A questo vanno aggiunte le difficoltà a incontrarsi per i molti soggetti coinvolti, alcuni dei quali provengono da fuori territorio comunale. “Sono soddisfatto del bel segnale di attenzione del Ministero, nei confronti di Verona e delle altre città del nord interessate dall’emergenza sanitaria, come avevo chiesto nella lettera – ha detto il sindaco -. Senza questa proroga, c’era il rischio concreto che la competizione potesse essere falsata visto che, nella settimana cruciale per completare il dossier, abbiamo avuto come assoluta priorità quella di garantire la salute e la sicurezza dei nostri cittadini. Perciò, proprio perché si tratta di una candidatura importante, credo che la scelta del Ministero sia la più corretta per garantire a tutte le città candidate, uguali condizioni di partenza”.