Il traffico in città a Verona è da impazzire, chi utilizza l’auto sa che rischia sempre di arrivare in ritardo, qualunque sia la sua destinazione. E la viabilità sarà ancora più difficile nelle prossime settimane quando si apriranno i cantieri per il Filobus. Un maxi cantiere si aprirà in circonvallazione e via Città di Nimes per cui non si potranno utilizzare i sottopassi. Verrà creato un anello viabilistico da Porta Nuova a Porta Palio con una rivoluzione del traffico. Altri cantieri si apriranno in Borgo Roma. Ecco quindi l’invito dell’Amministrazione comunale ad utilizzare sia i mezzi pubblici che la bicicletta. Già oggi i ciclisti urbani sono in aumento, ma con l’arrivo della bella stagione potranno essere ancora più numerosi i veronesi che decideranno di recaris al lavoro o agli appuntamenti della giornata pedalando, vuoi con una bici muscolare, vuoi con una a pedalata assistita. Ecco allora che cosa deve sapere chi decide di affidarsi alla bicicletta e non ha molta confidenza con i pedali e la gestione della due ruote. Proviamo a dare alcuni consigli utili per i neofiti ma anche per chi ha già qualche esperienza. 1) La scelta della bicicletta. Muscolare o elettrica, dipende da quello che avete ereditato o lasciato in garage o, se dovete acquistarla, dal budget del vostro portafoglio. Un consiglio utile è quello di non risparmiare a tutti i costi: spendere poco oggi potrebbe costarvi caro dopo qualche settimana. E’ importante avere un telaio e una componentistica di qualità che non vi lascino a piedi dopo poche uscite. 2) La posizione in sella: innanzi tutto, dovete stare comodi. Esistono selle di tutti i tipi, quelle con l’apertura in centro sono confortevoli. C’è chi in bici preferisce la postura più dritta, da city bike e chi invece si trova meglio con una posizione più inclinata in avanti. L’importante è che la gamba si possa distendere bene nella pedalata e non abbiate le ginocchia in bocca. 3) Ruote e copertoni. Ruote robuste che possano affrontare l’asfalto terribile delle nostre strade, copertoni possibilmente non molto tassellati perché fanno molto attrito sull’asfalto, meglio quelli stradali ma non sottili da corsa. Esistono copertoni marathon e anti foratura che permettono di fare molta strada. 4) Cambio. In città non serve avere tanti rapporti, l’importante è che il cambio sia affidabile. 5) Borse laterali. Indispensabili in città e non solo per i viaggi. Ne basta anche soltanto una, l’importante è che sia impermeabile in caso di pioggia e capiente. Si può prendere anche un borsino più piccolo da agganciare al manubrio o al telaio per le piccole cose. 6) Antifurti. Molti sono scoraggiati dall’utilizzo della bicicletta per il pericolo di furti. E’ vero, si deve stare molto attenti perché le bici prendono il volo facilmente se non sono chiuse bene. Come difendersi? Innanzi tutto la bici va chiusa agganciandola a qualche struttura fissa: rastrelliera, pali della luce o stradali e così via. Non alle saracinesche dei negozi però. Ci sono lucchetti a metro, quelli piatti e pieghevoli che offrono un’ottima resistenza ai tentativi di rottura o taglio con cesoie.
Molto buoni i lucchetti a U (o archetti) accompagnati dal cavo d’acciaio che permettono di agganciare tutta la bici a qualche struttura fissa. Non chiudete la bici solo con la ruota, perché basta sganciarla per portare via il resto della bicicletta. Ci sono poi anche gli antifurti a sirena, che si trovano su internet: l’antifurto suona se la bici viene spostata 7) Abbigliamento. Il caschetto è molto prezioso, non solo in caso di caduta, ma soprattutto per non prendere colpi in caso di rami bassi o di cartelli stradali ad altezza pericolosa. Poi serve una giacca antivento e abbigliamento comodo, nella borsa laterale mettete un un paio di copripantaloni antipioggia. 8) Campanello e luci. Indispensabili e obbligatori. La luce rossa intermittente posteriore andrebbe tenuta accesa anche di giorno; la luce anteriore deve essere potente per farsi vedere. Molto utile anche lo specchietto retrovisore. Ce ne sono in commercio di poco ingombranti e pieghevoli. 9) Ciclabili. Purtroppo le ciclabili in città non sono ancora all’altezza di quelle che si trovano all’estero. Soprattutto sono spesso scollegate tra loro, mancano alcuni tratti per creare una vera e propria rete di piste dedicate e prive di ostacoli e pericoli. Sono disegnate male perché invadono i marciapiedi (corso Porta Nuova) o a ridosso di parcheggi (via Nizza). Si deve quindi fare molta attenzione alle auto che parcheggiano vicino alla ciclabile, alle portiere che si aprono all’improvviso, a chi esce dai passi carrai, ai mezzi di Amia che le devono percorrere per pulirle e tenere in ordine le aiuole e così via. Usate quindi le ciclabili ma con attenzione: non pensate di essere sempre al sicuro. 10) Codice della strada. Anche chi va in bicicletta lo deve rispettare. Quindi ci si ferma se il semaforo è rosso, non si va sui marciapiedi, si mette fuori il braccio se si deve svoltare e si evita il contromano se non è autorizzato.