Dopo 10 serate iniziate a ottobre su vari temi della canzone d’autore, la rassegna “Note” curata al teatro Modus da Enrico de Angelis si conclude mercoledì 15 con una ulteriore voce di donna, quella di Claudia Bidoli accompagnata da grandi musicisti, sul tema della traduzione in canzone, e quindi con una carrellata di brani da tutto in mondo in pregevoli versioni italiane accuratamente scelte. Si andrà dalla Russia all’Argentina passando per Grecia, Germania, Belgio, Francia, Scozia, Spagna, Capo Verde, Canada, Usa, Costarica, Messico, Cuba, Brasile, Cile…
Applicato alla canzone, l’istituto della traduzione viene spesso guardato con sospetto, mentre è ovviamente accettato in tutti gli altri campi che presuppongo una lingua a noi straniera, dalla narrativa al cinema alla stessa poesia. La diffidenza è nata anche da un malcostume invalso soprattutto fino agli anni ‘60, quello di versioni italiane del tutto casuali ed arbitrarie, spesso al limite del ridicolo, motivate solo da interessi puramente affaristici; ed è obiettivamente giustificata dalla reale difficoltà di restituire lo spirito originale rispettando anche le necessità metriche e ritmiche, che nella lingua italiana trovano effettivi ostacoli. Ma i grandi traduttori ci sono stati anche da noi, e la serata si propone di dimostrare che anche delle canzoni esistono versioni cantabili “belle e fedeli”. Nell’occasione si potranno così percepire nella nostra lingua capolavori di Dylan, Brel, Vinicius de Moraes, Cohen, Cesaria Evora, Theodorakis, Brecht & Weill, Violeta Parra, Brassens, Piazzolla, Chavela Vargas. Artefici del concerto sono alcuni tra i massimi protagonisti della musica a Verona: intorno alla voce di Claudia Bidoli, la chitarra di Enrico Terragnoli, il basso di Teo Ederle, la batteria di Nelide Bandello.