Evitare di pagare in ritardo il saldo delle uve alle oltre duecento famiglie di soci, un valore che ha un’ampia ricaduta sul territorio, usato dai viticoltori anche per migliorare i loro vigneti, dalla sistemazione dei terrazzamenti al rinnovo degli impianti: con questo obiettivo in mente, Cantina Valpolicella Negrar, invece di rinviare di mesi l’Assemblea generale, possibilità prevista dal Dpcm in corso, ha preferito adottare il metodo elettorale per corrispondenza, convocandola regolarmente a metà novembre per l’approvazione del bilancio e per l’elezione del nuovo CdA. Sono stati inviati ai soci istruzioni video, bilancio e schede elettorali, quest’ultime riportate da loro in cantina lo scorso 14 novembre nell’arco di 8 fasce orarie per evitare assembramenti. Il risultato, ottenuto con il 75 per cento di partecipazione, percentuale raggiunta anche nelle scorse assemblee effettuate in presenza, ha visto la sostanziale riconferma del CdA e dei vertici in scadenza, che rimarranno in carica per il prossimo triennio, con la rielezione di Renzo Bighignoli e Gianmichele Giacopuzzi, rispettivamente presidente e vice presidente di Cantina Valpolicella Negrar. Una scelta, quella effettuata dai soci, che ha voluto premiare la buona conduzione, specie in un periodo così burrascoso, di un’azienda finanziariamente sana, tecnologicamente avanzata, attenta al rispetto dell’ambiente e al legame con il territorio.
Bighignoli: “Continuità, stabilità e sicurezza nell’ambiente di lavoro le nostre prorità”. Oltre a Bighignoli e Giacopuzzi, sono stati riconfermati i consiglieri Pietro Alberto Antolini, Andrea Benedetti, Renzo Berzacola, Fabio Brunelli, Stefano Brunelli, Gianbattista Lavarini, Lino Tommasi, ai quali si aggiungono due nuove giovani nomine, Alessia Ceschi e Loris Turri. I dati. II bilancio 2019/20 di Cantina Valpolicella Negrar registra un fatturato consolidato di 38.265.000 euro (+6,7% rispetto al fatturato precedente di 35.861.000 euro). Una crescita dovuta all’aumento di vendite nella Gdo, sia italiana (+18%) che estera (+15,2%), alla diversificazione dei canali di vendita – nella seconda metà dell’esercizio, a far da contraltare al calo di vendite occorso nei punti vendita chiusi per l’emergenza Covid, c’è stato il raddoppio delle vendite nel canale e-commerce, attivo fin dal 2016 – e all’acquisizione di nuovi mercati esteri. L’export riguarda oggi 55 Paesi (56% per cento sul totale vendite), con Svezia, Danimarca, Germania, Regno Unito, Svizzera e Norvegia tra i principali mercati di riferimento ed Israele, Kazakistan, Filippine e Lituania tra i nuovi mercati acquisiti. “Il segno positivo non ci deve impedire di analizzare questo momento di difficoltà dovuto alla pandemia con grande attenzione, cercando di capire come sta cambiando il nostro settore, avendo il coraggio di modificare le nostre politiche produttive, commerciali ed organizzative per poter competere in un nuovo mercato sempre più globale, sempre più social, dove tutto avviene molto velocemente”, è il commento al risultato di Daniele Accordini, dg ed enologo della cantina cooperativa negrarese.