Cantieri e trasporti, autunno caldo Si avvicina la riapertura delle scuole: da lunedì modifiche alla viabilità per rendere più scorrevole l’anello circonvallatorio attorno ai lavori di via Dal Cero. Stop ai camion. Nuovi orari Atv

Settembre, si riparte, stesso cantiere, stessa viabilità anche se qualche miglioramento arriverà.
Il sopralluogo al cantiere di via Città di Nimes dell’assessore alla mobilità Tommaso Ferrari, del presidente di Amt3 Giuseppe Mazza e della polizia locale ha consentito questa mattina di rilanciare l’attenzione sulla grande ripresa del traffico attesa da lunedì in poi: non solo le attività lavorative sono riprese a pieno regime ma soprattutto riapriranno le scuole. E quindi nelle ore di punta il traffico tornerà a congestionarsi. Ma i veronesi ormai si sono abituati al nuovo anello viabilistico attorno al maxi cantiere e quindi l’importante a questo punto, come raccomanda l’assessore Ferrari, è partire prima da casa per evitare disagi. I cantieri periferici nei quartieri sono stati chiusi proprio in vista della riapertura delle scuole.
STOP AI CAMION. Ma soprattutto, e questa è la novità più rilevante, il Comune ha emesso una ordinanza di divieto di transito ai mezzi pesanti sulle strade attorno al grande cantiere di via Dal Cero-via Città di Nimes, in modo che l’anello circonvallatorio sia percorso solo da auto, moto e mezzi pubblici. I camion verranno deviati o in Basso Acquar per uscire poi da lungadige Galtarossa, o sulle tangenziali.
PIU’ CORSIE.
“Abbiamo messo a punto alcune sistemazioni della viabilità per fluidificare ancora di più il traffico”, ha anticipato Ferrari, “alla luce dei dati di questi mesi”.
Come ha spiegato l’ingegner Michele Fasoli della direzione Viabilità e traffico, sono cinque le piccole modifiche messe a punto. MODIFICHE. “All’incrocio di via Galliano con la partenza della bretella T4-T9 allarghiamo le corsie per consentire una migliore svolta a destra e una più comoda viabilità, con due corsie, verso la stazione. Abbiamo di fatto tolto i cordoli che dividevano le semicarreggiate per allargare le corsie di incanalamento”.
Inoltre, prosegue Fasoli, “abbiamo sistemato le due corsie in via Raggio di Sole migliorando la capacità di questa direttrice; sono state portate a tre e allungate le corsie di attestazione al semaforo di circonvallazione Oriani all’incrocio con stradone Porta Palio. E divieto assoluto per i camion nell’area di cantiere. Inoltre lunedì mattina verrà spostata la fermata degli autobus di via Valverde, verso i giardini di Pradaval per separare meglio il transito del trasporto pubblico da quello privato”.
E la polizia locale tornerà a mettere in strada, nella zona del cantiere, tutti gli agenti disponibili, con grande attenzione ai mezzi pesanti.

“Filobus, lavori conclusi a fine marzo ‘24”. Mazza (Amt3): “Procediamo secondo i tempi previsti. Prossimi tre mesi delicati”

Ma a che punto sono i lavori del grande cantiere di via Dal Cer, via Galliano e via Città di Nimes per unire i sottopassi e consentire così al futuro mezzo di trasporto di muoversi in superficie facendo transitare le auto in tunnel?
Il presidente di Amt3, in mezzo al frastuono delle trivelle che stanno procedendo con la messa in opera dei pali di sostegno del sottopasso, aggiorna lo stato dei lavori.
“I lavori procedono in perfetta linea con il programma previsto. Prevediamo quindi di ultimare il cantiere alla fine del mese di marzo. Quindi qualche giorno prima dell’inizio previsto di Vinitaly 2024”.
Infatti proprio la grande kermesse internazionale dedicata al vino scandisce in realtà la tempistica dei lavori: il cantiere è stato aperto subito dopo la chiusura della scorsa edizione in aprile e dovrà concludersi prima che si apra l’edizione 2024. Un brindisi a quel punto non lo toglie nessuno.
“Stiamo completando tutte le fasi di palificazione al momento quelle per le rampe di salita e discesa. Abbiamo davanti a noi”, rivela il presidente Mazza che presiede Amt3, stazione appaltante dei lavori, “ due, tre mesi cruciali”.
Perché? “Perché dovremo completare tutte le palificazioni e poi potremo così realizzare mezzo ponte su via Città di Nimes. In questo modo il traffico del trasporto pubblico locale che ora passa sulla carreggiata di destra andando verso la stazione, potrà essere trasferito sulla carreggiata di sinistra per consentire di procedere con i lavori”.
Da quel momento, spiega Mazza, “si potrà cominciare con lo scavo vero e proprio del nuovo sottopasso”. Sì perché come si diceva prima, per ora si sta lavorando sulle corsie di accelerazione e decelerazione sui lati del vero e proprio sottopasso. E in una zona ancora molto spostata verso Porta Nuova piuttosto che verso Porta Palio.
Sono state trovate, presidente Mazza, opere già predisposte ai tempi di Italia 90 quando già si pensava di unire i sottopassi?
“Allo stato attuale no. Anche perché stiamo lavorando in una posizione ancora lontana dal cantiere di Italia 90, almeno di 7, 8 metri. Eventuali palificazioni predisposte nel ‘90 potrebbero essere proprio dove era previsto il sottopasso”.
Reperti archeologici?
“Al momento no. E anche le indagini che abbiamo fatto eseguire ci dicono che non dovrebbero emergere reperti. Siamo in una zona che non dovrebbero essere interessata da ritrovamenti. Ai tempi di Italia 90 venne rinvenuta una necropoli ma verso Porta Palio, in coincidenza con quel sottopasso, perché da lì passava la via Postumia e quindi lungo quella importante direttrici avvenivano le sepolture. Anche quando è stato realizzato il garage della stazione non ci sono stati problemi”.