“E’ un tipo di intervento che offre molti vantaggi. I più importanti? E’ più sicuro per chi lavora, ci sono meno costi di ripristino, minori problemi di intercettare altri sottoservizi e cosa più importante: lavoriamo senza interrompere la viabilità”. Sintetizza così il presidente di Acque Veronesi Roberto Mantovanelli, l’intervento in atto in questi giorni in via Ponte Pignolo, dove è in corso il piano strategico di interventi per la messa in sicurezza idraulica dell’area di Veronetta compresa tra Porta San Giorgio e Piazza Isolo. Stamane, il sopralluogo al cantiere da parte dei vertici del comune (presente il sindaco Federico Sboarina) e di Acque Veronesi: dal presidente Roberto Mantovanelli, ai consiglieri di amministrazione Mirko Corrà e Paola Briani, al direttore tecnico Umberto Anti. “Innanzitutto mi preme ringraziare i cittadini per la collaborazione e la pazienza che stanno dimostrando. Sono lavori necessari ma con un impatto tale dal causare inevitabilmente disagi” spiega Mantovanelli. “Per questo abbiamo messo in piedi una serie di iniziative in merito alla comunicazione dell’operatività dei cantieri che sinora hanno avuto buoni riscontri: dal sito internet dedicato, al numero verde dedicato, ai posti auto al parcheggio di piazza isolo a disposizione dei residenti che si trovano impedito l’accesso ai garage, alla presenza del nostro addetto al cantiere in strada e all’info point realizzato alla partenza della funivia, a Santo Stefano”.
OTTIMO LAVORO. “Siamo qui a certificare l’ottimo lavoro che Acque Veronesi e l’amministrazione stanno portando avanti” ha spiegato il sindaco, Federico Sboarina. “Un intervento come anticipato molto importante in una zona che storicamente soffre il problema degli allagamenti con disagi il più possibile limitati per i cittadini che ci abitano e per chi transita in questa parte di città, puntando sulla qualità dei progetti. Il cantiere di oggi ne è una dimostrazione, con i lavori che avanzano senza interrompere il flusso del traffico da est a ovest della città nel cosiddetto snodo del Teatro Romano”.
NO DIG = MENO DISAGI. Proprio nell’ottica del limitare al massimo i disagi rientra l’utilizzo del “no dig” nel cantiere di via Ponte Pignolo “che” conferma Mantovanelli “ci consente di attraversare l’incrocio da sotto il manto stradale senza fermare la viabilità. Procedere nella maniera tradizionale, anche alla luce delle difficoltà che stiamo incontrando per la presenza di molto materiale sassoso, avrebbe comportato la chiusura per alcune settimane di una strada molto trafficata anche nel periodo estivo e disagi superiori per tutta la zona”.
TIMORI CONFERMATI. La notizia meno positiva è invece che i timori espressi dai tecnici in fase di presentazione dei lavori sulla possibilità di ritrovare reperti archeologici durante gli scavi sono stati confermati. Le maggiori criticità in piazzetta Santo Stefano, dove il cantiere è fermo da diversi giorni e proprio a causa del ritrovamento di più reperti in momenti diversi è diventato necessario variare il progetto iniziale. “Contiamo di ripartire con gli scavi al più presto” precisa Mantovanelli “e in questo senso vorrei ringraziare la Soprintendenza per la presenza assidua ai cantieri e per la collaborazione nel ridurre al minimo le soste nei casi di ritrovamenti”.
IL PUNTO DELLA SITUAZIONE. In vista anche del periodo di stop ai lavori per le ferie estive (9-24 agosto – tutti i cantieri aperti verranno lasciati in completa sicurezza) il presidente di Acque Veronesi conclude con il punto della situazione sui lavori: “Detto di Santo Stefano, non appena concluso l’intervento su via Ponte Pignolo partirà il cantiere di via Santa Chiara, i lavori in via San Giovanni in Valle scalano invece a settembre” conclude Mantovanelli, che conferma uno dei nodi cruciali: “quello che non sarà possibile realizzare prima dell’inizio delle scuole sarà rimandato all’estate 2020”. Confermato, invece il calendario degli interventi per il periodo invernale.