Trasmessi al Comitato promotore tutti gli ultimi certificati elettorali richiesti al Comune per la validazione delle firme digitali raccolte fino ad ora per il referendum ‘Cannabis’. Nessun ritardo, quindi, come invece sostiene il Comitato che ha scadenza al 30 settembre per la consegna delle firme. L’ufficio Anagrafe del Comune ha finora validato circa 3.100 firme per la liberalizzazione della cannabis e circa 2.200 per quello sull’eutanasia. Solo nell’ultima settimana infatti sono stati prodotti 3.500 certificati.
“Gli uffici hanno assolto ai loro obblighi – dice l’assessore ai Servizi Demografici Stefano Bianchini -. Nessun ritardo da parte nostra, ma la nuova modalità di raccolta firme ha creato un collo di bottiglia. Mentre con la firma digitale si sono velocizzate le operazioni di raccolta, mancano invece le semplificazioni necessarie alla seconda fase della procedura, quella che riguarda i certificati elettorali. Queste firme, infatti, vanno tutte controllate e “accoppiate” con i certificati elettorali per essere certi che siano valide, ovvero che chi ha firmato abbia diritto all’elettorato attivo e sia residente nel Comune di Verona. Un lavoro di verifica per il quale sono previste 48 ore, ma che oggi, con la sottoscrizione digitale, richiederebbe un revisione sulle modalità. Raccogliere una firma digitale è adesso molto più rapido rispetto alla vecchia maniera con i banchetti, le verifiche successive e la stampa dei certificati sono rimasti alla stessa maniera, occorre che il legislatore ci metta mano. Nonostante questo, noi abbiamo fatto tutto con efficienza e operatività costanti. Entro oggi tutti gli ultimi certificati richiesti saranno trasmessi”.
A sollevare la questione era stato il consigliere comunale di Traguardi Tommaso Ferrari.
“I tempi, ha detto, sono stretti, anzi strettissimi. Tanto che in molti hanno già lanciato un appello al Governo e al Presidente della Repubblica per estendere il termine per la presentazione delle firme in Cassazione al 31 ottobre, come già previsto per altri referendum depositati prima del 15 giugno. Ma se ciò non dovesse accadere, domani 30 settembre sarà l’ultimo giorno utile per presentare le firme raccolte tramite SPID a sostegno del referendum sulla depenalizzazione delle condotte relative a coltivazione e consumo di Cannabis. Un obbiettivo che rischia di essere mancato non per mancanza di interesse da parte dei cittadini, che anzi hanno dimostrato il proprio sostegno all’iniziativa firmando in moltissimi in un tempo straordinariamente breve”. Per Ferrari “assicurare che le firme siano certificate non significa schierarsi a favore di un quesito che, sia bene chiarirlo, non prevede né la legalizzazione di tutte le droghe né, men che meno, l’eliminazione delle pene per chi guida dopo aver consumato cannabis. Al contrario, equivale a tutelare un diritto fondamentale, evitando che i tempi della burocrazia mettano sotto scacco quelli della democrazia”.