Sempre più spesso le vere bestie sono gli uomini. Quanto accaduto a Cason, frazione di Grezzana, provoca rabbia e disgusto. Si tratta di una storia schifosa. Viene da spingersi al di là della semplice cronaca dei fatti. Il pericolo, in questi casi, è di andare oltre con le parole. Proveremo a non farlo. E però vicende come queste suscitano raccapriccio nei confronti dei protagonisti e lasciano una scia di sfiducia anche verso l’umanità. Questi i fatti. Un “signore”, per almeno due settimane, ha segretato cinque cani, tre cuccioli, la mamma e il papà. I primi quattro sono stati rinchiusi in un casolare diroccato senza cibo né acqua. Il padre, invece – anche lui senza possibilità di nutrirsi – è stato legato in un recinto poco distante. Ancora una manciata di ore, al massimo un giorno, e tutte le povere bestiole sarebbero morte. Sennonché un pastore che stava camminando vicino a questo lager ha sentito i cani latrare con le ultime forze rimaste.
L’uomo ha riferito immediatamente a una conoscente di Trento la quale ha subito telefonato alla Lav, la Lega anti vivisezione. A quel punto è partita la macchina dei soccorsi e i volontari, assieme alla polizia locale, sono riusciti a salvare le povere bestiole da una fine certa, anche se l’intervento non è stato dei più semplici dato che il casolare era sprangato e la rete del recinto era termosaldata. La mamma era riversa in una pozza di fango. Faceva da materasso ai piccoli. Il tetto del casolare era rotto e per giorni i cani sono stati in balìa delle intemperie. Le bestiole erano talmente allo stremo che uno dei cuccioli, dopo aver mangiato il cibo portato dai volontari, è stato preda di convulsioni. Il papà, sotto choc, per diversi minuti non ha fatto avvicinare nessuno. La mamma è stata portata agonizzante dal veterinario. Prima che si riprenda passeranno giorni e ci auguriamo che tutto vada per il meglio. I cani erano diventati degli scheletrini, soltanto musetto e pelo arruffato. Il proprietario vive in una roulotte ed è stato denunciato per maltrattamenti: troppo poco, anche se dobbiamo attenerci a quanto prevede la legge. Questo “signore” un altro cane, che vive con lui, ma probabilmente a breve gli verrà sottratto dalle autorità. Speriamo il prima possibile. Ci viene in mente una frase di Mark Twain: «In paradiso si entra per favoritismo. Se si entrasse per merito, tu resteresti fuori e il tuo cane entrerebbe al tuo posto».