La tutela dell’ambiente, della biodiversità e degli ecosistemi entra in Costituzione. L’Aula della Camera ha definitivamente approvato la proposta di legge costituzionale che modifica in tal senso due articoli della Carta, il 9 e il 41. Il testo, alla seconda lettura alla Camera, è passato a Montecitorio con 468 voti a favore, un contrario e sei astenuti. Il Senato lo aveva approvato con la maggioranza dei due terzi lo scorso 3 novembre. Di conseguenza, entra subito in vigore e non è sottoponibile a referendum.
Il Governo sta facendo uno sforzo enorme sul PNRR, che include anche la transizione ecologica ovvero: riuscire a realizzare una grande trasformazione che deceleri il riscaldamento, freni certi eventi avversi a livello meteorologico, mantenendo la sostenibilità sociale.
Questa è la vera sfida per il futuro, che si aggiunge a tutte quelle relative ad altri diritti fondamentali previsti dalla Costituzione: il lavoro, la società, i diritti civili.
Cosa può significare questo per Verona? Chi amministra e amministrerà sarà in grado di progettare un intervento organico per adeguare la nostra città a questo cambiamento di prospettiva nell’interesse delle future generazioni?
Quali sono le proposte dei candidati a sindaco?
Forse l’argomento non stato ancora sviscerato, perché il dibattito politico non è ancora entrato nel vivo: si è parlato soprattutto di alleanze e poco di contenuti ancora. Verona, se vuole essere una città inserita realmente nel contesto europeo, deve armonizzare il proprio sistema decisionale, con i principi formulati dall’Unione Europea.
Per dare concretezza a questi passaggi è ora necessario definire cosa fare e come farlo, attraverso delibere comunali specifiche.
Verona deve costruire un proprio sistema organico e innovativo a tutela della qualità della vita e della salute, per la città e per i suoi cittadini. Scrivere un nuovo assetto amministrativo rafforzerebbe significativamente il principio della sostenibilità, fino ad oggi trattato in modo alquanto superficiale.
Studiare sistemi di facilitazione e sburocratizzazione (ad esempio dovrebbe essere facile ottenere il permesso per installare pannelli fotovoltaici sui tetti della città) e di incentivi comunali specifici, che invoglino il singolo cittadino, le aziende e le organizzazioni a iniziare un “percorso sostenibile e green”, che necessariamente dovrà essere anche rapido; sono obiettivi che i prossimi amministratori dovranno affrontare.
Definirsi “nuova classe dirigente” dovrebbe essere più un onere che un onore da vantare.
La caratteristica tipica della “veronesità”, spesso si associa al concetto di “mentalità conservativa e provinciale”: troppo spesso si segue quello che fanno gli altri (followers), invece di essere dei coraggiosi precursori (pioneers).