Il Consiglio Ue ha votato per il declassamento della specie canis lupus da ‘rigorosamente protetta’ a ‘protetta’. Flavio Tosi, europarlamentare di Forza Italia, componente a Bruxelles della commissione Ambiente (ENVI), e molto attento alla questione e anche all’agenda del Consiglio Ue sul tema, spiega che il voto “apre nuovi e importanti scenari più favorevoli alla tutela dei nostri allevatori e quindi all’effettivo contrasto del lupo”. Per la prima volta “l’Ue decide di modificare la direttiva Habitat, che era un po’ il Sacro Graal di una certa visione ideologica e ambientalista europea”. L’Ue entro il 1° ottobre inoltrerà la sua decisione alla Convenzione di Berna, che si riunisce nella prima settimana di dicembre. A marzo si potrebbe già cominciare a mettere mano all’ordinamento europeo e alla direttiva Habitat con il declassamento del lupo. “Non solo – chiosa Tosi – siccome come dicevo si tratta di una svolta storica, l’auspicio è che a cascata, nel ridefinire la direttiva, si possano allentare altri paletti”. “Il voto europeo rende concretamente possibile imprimere ora un nuovo passo alle politiche regionali” sottolinea il consigliere regionale di Forza Italia Alberto Bozza., che negli scorsi mesi ha presentato una mozione per chiedere alla Regione Veneto di finanziarie innovativi sistemi anti-predazione (recinti virtuali e dissuasori ad impulsi) e sistemi di custodia notturni (moduli abitativi per gli allevatori e strutture di ricovero per gli animali), e di aggiornare i valori tabellari previsti per il risarcimento dei capi di bestiame predati. Su richiesta di Bozza invece la Regione, dopo il via libera dell’Ispra, ha già avviato in via sperimentale sino a fine anno una disciplina di contenimento che consente alle polizie provinciali l’utilizzo di munizionamento di gomma per l’allontanamento del lupo, nel rispetto di determinate condizioni. “Siamo molto soddisfatti – afferma il presidente dell’organizzazione agricola scaligera, Alex Vantini – per il fatto che la problematica venga finalmente affrontata in modo molto concreto anche a Bruxelles e siamo grati verso chi si è fatto carico di portare le istanze degli allevatori in Europa”. Coldiretti Verona si prepara a incontrare i consiglieri del Veneto nei prossimi giorni proprio per assicurarsi il sostegno della Regione per il piano ideato con l’esperto di lupi Duccio Berzi in collaborazione con l’Università di Sassari. Il progetto mira alla mitigazione del conflitto tra il predatore e l’attività zootecnica in Lessinia partendo da un attento monitoraggio sul territorio per una consapevolezza realistica e condivisa del fenomeno. “Pur non essendo certamente risolutivo, – continua Vantini – il piano di Coldiretti rappresenta un primo passo per garantire la sopravvivenza di imprese allevatoriali che ad oggi sono in grave difficoltà. Siamo ben lontani dal poter già programmare dei veri e propri piani di gestione, ma con il sostegno della Regione potremmo già ridimensionare il fenomeno attraverso azioni mirate a disincentivare i soggetti più confidenti”. Per Paolo Borchia, capodelegazione della Lega al Parlamento europeo e segretario provinciale della Lega di Verona, “è un primo passo fondamentale verso l’implementazione di strumenti di gestione efficaci. E’ veramente inaccettabile che ci siano voluti tanti anni per riconoscere una realtà che era sotto gli occhi di tutti”.