Il 22 novembre alle 20.45 con OVERLOAD di Sotterraneo, ritorna al Teatro Camploy la Rassegna L’ALTRO TEATRO che porta a Verona il meglio della scena nazionale nel campo del teatro e della danza più innovativa. Il cartellone, realizzato dal Comune di Verona – Assessorato alla Cultura in collaborazione con il Circuito Multidisciplinare Arteven, da quest’anno si avvale del prezioso contributo di Volotea, al fianco della cultura per accompagnare tutte le attività del Camploy. A presentarlo l’assessora Marta Ugolini e il direttore artistico Carlo Mangolini.
IL TEATRO DELLA MERAVIGLIA è il claim scelto per la Stagione 24/25 di VERONA ALTRO TEATRO e sintetizza perfettamente la linea comune che unisce i 14 titoli selezionati, per offrire agli spettatori un’esperienza unica di conoscenza e trasformazione, di sguardo e di ascolto, di viaggio e di libertà.
Apre il cartellone il collettivo toscano Sotterraneo che, forte del consenso ricevuto lo scorso anno, torna a Verona con OVERLOAD. Lo spettacolo simbolo della loro poetica, già premiato nel 2018 con l’UBU, mette in scena lo scrittore americano David Foster Wallace trasformando il suo discorso in un iper-testo stratificato, che diverte e cambia la prospettiva dello sguardo nello spettatore. Pesca dalla letteratura anche Motus, la più internazionale tra le compagnie di ricerca italiane, guidata da Daniela Nicolò e Enrico Casagrande. Il loro FRANKESTEIN prende spunto dall’omonimo testo di Mary Shelley per poi allontanarsene, aprendo una riflessione sulla figura del mostro da una prospettiva che considera la metafora della non-conformità come possibilità più che come limite. Affrontano a modo loro un classico come TRE SORELLE di Cechov anche Muta Imago in un lavoro di grande fascino e potenza visiva. Una performance esoterica che riavvera il passato attraverso possessioni ed esorcismi, per capire come liberarsi da ciò che è stato aprendosi definitivamente al futuro.
Tra cinema, televisione, teatro e nuova drammaturgia arricchiscono il cartellone due protagonisti amati dal grande pubblico. Da un lato Ascanio Celestini narra la vita di San Francesco oggi, immaginando come il santo vivrebbe la povertà nell’Italia contemporanea e chi sceglierebbe quale compagno di strada, per non essere semplicemente povero ma servo dei poveri (RUMBA); dall’altro Caterina Guzzanti indaga il tema dell’impotenza sessuale maschile, con tutte le implicazioni legate all’autostima della donna e alla possibilità di tenere in piedi una relazione sentimentale (SECONDO LEI).
Tutta al femminile anche la programmazione della danza con quattro protagoniste della scena. Laura Corradi per Ersiliadanza racconta di come nella vita spesso bisogna avere UN BEL CORAGGIO; Valentina Dal Mas in LUISA (premio Scenario Periferie 2023) affronta il tema della vecchiaia e dell’emarginazione, mentre Silvia Gribaudi e Camilla Monga indagano tre miti del ‘900, come la danzatrice Isadora Duncan, l’attrice Eleonora Duse e la spia Mata Hari, in due progetti multidisciplinari che le vedono, la prima al fianco dell’attrice Marta Dalla Via (THE DOOZIES), e la seconda a fianco delle musiciste Marta Del Grandi e Federica Furlani e dell’illustratrice Cecilia Valagussa (MATA HARI).